Koulibaly: “Uniti, fino alla fine, per tenere la porta inviolata e la vetta”

Superbo Koulibaly, le solite chiusure decisive a definire un’altra prova perfetta del centrale senegalese. «È un buon punto, difficile vincere tutte le gare. Siamo venuti qui sapendo che la Roma volesse reagire, siamo contenti di aver difeso bene la porta contro una squadra forte. Abbiamo giocato una grande partita e avevamo anche fatto gol, peccato per il fuorigioco», ha detto a Dazn. Un’altra prova molto convincente anche da Rrahmani, l’altro centrale difensivo azzurro. «Come mi trovo con Rrahmani? Possiamo sempre imparare da tutti, dobbiamo tenere la rete inviolata perché davanti possono fare gol in qualsiasi momento. Avere questa solidità, venire qui a Roma e non subire gol non è da tutti. Amir è un gran difensore e l’ha dimostrato già l’anno scorso. Poi che ci sia lui, Manolas o Juan Jesus noi dobbiamo lavorare insieme per mantenere la rete inviolata».
Un Napoli che ha lottato su ogni pallone, una squadra che mostra grande intensità e spirito di sacrificio: tutti rientrano in fase difensiva: «Vogliamo sacrificarci per tutti. Fabian ha fatto un rientro molto buono, tutti i calciatori sono a disposizione della squadra. Nessuno è egoista, siamo un gruppo che vive molto bene e in campo si vede. Dobbiamo continuare così sapendo che ora tutti vorranno vincere contro di noi, dobbiamo restare uniti fino alla fine», ha aggiunto Koulibaly che però invita alla calma. «Nello spogliatoio pensiamo allo scudetto? È troppo presto. Anche se abbiamo vinto tutte le partite finora con questo pareggio non siamo più in vetta da soli, c’è il Milan. Per il momento vogliamo solo vincere tutte le gare che possiamo, per lo scudetto si vedrà a marzo-aprile». Sempre più un leader del gruppo, Spalletti lo ha soprannominato il comandante. Il senegalese che è il vice-capitano del Napoli. «Cosa provo a indossare la fascia di capitano quando non c’è Insigne? È un grande orgoglio. Sono da anni al Napoli e tutti hanno fiducia in me. E’ un onore essere il capitano alle spalle di Lorenzo, ma Insigne è il primo. Napoli è una città che è nel mio cuore e mi fa molto piacere indossare la fascia».
Il Mattino
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