A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Roma-Napoli

Approfondimento su Roma-Napoli

Roma-Napoli: il campionato ora osserverà un turno di riposo per gli impegni della Nazionale, col C.T. Roberto Mancini che ha convocato ben 38 elementi.

Roma-Napoli una volta era definito il “derby del sole“, ma ieri alle 20:45 nel posticipo della 28° giornata allo stadio “Olimpico” difficilmente si sarebbe visto qualcosa di più delle luci artificiali. Era un match molto importante perchè giallorossi e azzurri erano arrivati a questa sfida appaiati al quinto posto, a meno due dall’ultimo posto Champions occupato dall’Atalanta. E a farlo proprio è stata la squadra partenopea grazie a una splendida doppietta griffata Dries Mertens nel primo tempo.

Ecco i principali spunti del match:

  • L’uomo ovunque: è forse finalmente sbocciato definitivamente Piotr Zielinski, autore senza dubbio della sua migliore stagione in assoluto sia in termini di reti che di assist e che ha trovato la sua definitiva consacrazione nel nuovo ruolo di trequartista. Sembrava un eterno incompiuto e invece sulla sua esplosione grandi meriti li ha senza dubbio mister Gattuso, bravo a trovargli il nuovo ruolo e a risparmiargli sempre una ventina di minuti a match per tenerlo titolare.

 

  • Il “gigante” azzurro: sono ancora personalmente molto arrabbiato con Koulibaly per quella espulsione inutile a Benevento che forse ci è costata due punti contro il Sassuolo. Ma quando lui è in campo cambia volto alla retroguardia partenopea, indipendentemente dal suo compagno di reparto, trasmettendo sia sicurezza che tranquillità all’intera squadra. Unico neo quella leggerezza a inizio ripresa ieri sera che poteva costare carissimo e addirittura riaprire un match per larghi tratti dominato.

 

  • Il “Ciro” che mancava: quanto è mancato questo Mertens alla squadra è inutile raccontarlo a chi legge perchè, anche se titolare nelle ultime quattro-cinque sfide, solo ieri sera si è finalmente rivisto il magico folletto belga. Una doppietta con un primo gol su punizione che in casa Napoli mancava dalla gara di andata e la sensazione che la condizione di Dries continui a crescere sempre più. Perchè la qualificazione Champions passa indiscutibilmente dai suoi piedi.

 

  • I “leoni comprimari”: queste ultime due sfide contro Milan e Roma hanno rilanciato le ambizioni dei partenopei, grazie anche a delle ottime prestazioni da parte dei comprimari. Ad esempio Maksimovic, col quale non sono mai stato tenero ultimamente, e Hysaj hanno giocato due splendide partite senza pensare alla propria situazione contrattuale. Andranno via questi ragazzi (giusto così) ma stanno dando l’anima sino all’ultimo senza risparmiarsi e con la voglia di salutare lasciando un bel ricordo ai loro tifosi.

 

  • Le panchine al contrario: non ho cambiato e non cambierò più idea su mister Gattuso che ha meritato di terminare la stagione sulla panchina del Napoli e poi gli sarà attribuito il giusto saluto. Il tecnico calabrese però nel momento decisivo del campionato mette in campo sia contro il Milan che con la Roma una squadra “cazzuta” e concreta in grado di vincere due partite e rilanciarsi nella corsa al quarto posto. Nonostante questi successi tuttavia la squadra è ancora indietro (la vittoria del Milan a Firenze purtroppo non aiuta) perchè Atalanta e Juventus (sconfitta clamorosamente in casa dal Benevento) hanno ancora due punti di vantaggio. Servirebbe la terza grande impresa alla ripresa dopo la gara casalinga col Crotone per accorciare perchè per ora  il destino non è nelle mani dei partenopei. Però se il Napoli nella prossima stagione vorrà ripartire con un nuovo progetto sportivo a mio avviso non è certamente Fonseca il tecnico giusto, altalenante nei risultati e mai vincente contro avversari di pari livello, perchè anche ieri sera (proprio come nella gara di andata) il buon Rino ha dimostrato di essere nettamente superiore rispetto al suo collega.

Articolo a cura di Marco Lepore

A mente freddaA mente fredda-Marco LeporeFonsecaGattusoMarco LeporeNapoliRomaRoma-Napoli
Comments (0)
Add Comment