Per Hamsik la Cina non entrerà nel suo libro dei ricordi

Non due anni indimenticabili, sotto il profilo calcistico: perché Hamsik non si è mai veramente integrato nel calcio cinese e non ha mai brillato come invece nelle stagioni italiane. Il dramma del Covid ha poi fatto il resto: partito dalla Cina a settembre (l’ultima gara il 27 settembre) non è mai ritornato, anche perché prima di poter rimettere piede in campo avrebbe dovuto fare ben 21 giorni di quarantena (quella a cui è stato costretto Fabio Cannavaro, per intenderci) secondo i rigidi protocolli di sicurezza del governo di Pechino. Senza dimenticare che ormai il calcio cinese è travolto dalla crisi e non è più un Eldorado. Insomma, Marek Hamsik se ne va dalla Cina. È il campione che detiene il record di presenze con la maglia azzurra (520) e che per primo è riuscito a superare l’Everest dei 115 gol di Maradona fermandosi, prima di andar via, a 121 reti. Hamsik è una bandiera. Vera. Di quelle mai sgualcite. Intatta. Pura. P. taormina (Il Mattino)

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