I cinesi: noi siamo chiusi ma voi andate allo stadio

LA LETTERA

Il livello di allarme in seno alla comunità cinese ha cominciato a crescere pochi giorni fa, in occasione della partita Napoli Barcellona allo stadio San Paolo. E la tensione continua a salire, in vista della partita che si disputerà oggi contro il Torino.

«Nella città di Napoli si svolgono ancora una serie di attività ludico-ricreative, e aggregative, di massa. Tra queste non possiamo non ricordare la partita di calcio per la quale è prevista una partecipazione di circa 50 mila persone, senza alcuna forma di prevenzione o tutela della pubblica salute», si legge nella lettera del sindacato cinese inviata ieri al prefetto, al presidente della Regione Campania, al sindaco e alla direzione dell’Asl Napoli 1.

Già in una precedente nota, datata 25 febbraio 2020, la comunità cinese si interrogava sulla possibilità di interdire le partire come «misura preventiva». «Noi ci stiamo dando da fare affinchè la salute di tutta la cittadinanza venga tutelata».

Racconta Wu: «La chiesa evangelica cinese, i monaci buddisti e le associazioni di commercianti cinesi stanno distribuendo gratuitamente mascherine nei luoghi dove potrebbero aumentare i rischi a causa del grande affollamento. E siamo pronti a donarle al Comune di Napoli». Fonte: Il Mattino

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