Il Mattino – Carlo, le tre mosse e l’ultimo tentativo

Se Carlo Ancelotti non fosse Ancelotti, con la sua storia e il suo stile, quasi certamente non sarebbe più l’allenatore del Napoli. La settimana che si è appena conclusa è stata una delle più disastrose che si ricordi nella storia azzurra.Ancelotti vuole tornare subito in campo e infatti la ripresa degli allenamenti a Castel Volturno è fissata domani.

Dunque, come e dove può intervenire l’allenatore?


1) Sul modulo. Vi è stata finora molta confusione e il 4-3-3, accantonato dopo le prime tre partite del campionato 2018-2019, darebbe maggiore copertura oltre che la possibilità a Insigne – un capitale da recuperare a tutti i costi – di esprimersi al massimo. A questo va accompagnata una crescita fisica. Ogni staff ha una tipologia di lavoro, esaminando il rendimento della squadra quella del Napoli non è convincente.

2) Nelle scelte. Perché è ora di affidarsi ai giocatori che realmente credono nel progetto, mettendo da parte chi strumentalmente bacia la maglia e magari ha agenti che lavorano per portarlo altrove. Non è la retorica della maglia sudata, piuttosto è la ricerca di uomini concentrati e pienamente convinti del lavoro da portare avanti con Ancelotti.

3) Nei rapporti. De Laurentiis, volato negli Stati Uniti, non è solo fisicamente distante dagli azzurri: ha minacciato azioni legali dopo l’ammutinamento, può essere Ancelotti il mediatore giusto per riavvicinare il presidente alla squadra e la squadra alla piazza turbata per i risultati e per la fuga dal ritiro di Castel Volturno.
Ancelotti deve ora capire se la squadra lo segue. Le ultime esperienze di Mr. Champions prima di Napoli si sono concluse con due esoneri: addio al Real Madrid dopo l’ultima partita della Liga 2014-2015, a un anno dalla festa per la Decima, e al Bayern dopo sei giornate e una pesante sconfitta in Champions nel 2017-2018. La storia col Napoli si chiuderà – a meno di colpi di scena in un senso o nell’altro – nella prossima primavera e vi sarà per entrambe le parti l’amaro sapore di un’occasione persa.

La Redazione

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