L’approfondimento – di Riccardo Muni: “Senza grinta”

Il Napoli, che in Champions non vinceva in trasferta da ben sette partite, ha confermato la propria astinenza in casa del Genk. Le partite non sono mai scontate e, soprattutto in Champions, non esistono squadre materasso. Carlo Ancelotti aveva avvisato la squadra e la piazza azzurra sulle insidie della trasferta in Belgio, ed aveva scongiurato cali di concentrazione. Purtroppo, l’approccio degli azzurri non è stato dei migliori, risultando deficitario soprattutto al momento della stoccata decisiva. Non c’è dubbio che la dea bendata continui ad ignorare il ciuccio ed i tre legni colpiti ne sono la riprova. Tuttavia, per alcuni tratti del match, si è avvertita la sensazione di impotenza degli attaccanti di Ancelotti. A tale proposito, la coppia d’attacco, formata da Milik e Lozano, si è mostrata poco incisiva. Al di là dei problemi fisiologici di affiatamento, per i quali la soluzione è aumentare il minutaggio del tandem, sono le rispettive prestazioni individuali a destare qualche perplessità. Milik è sembrato piuttosto distratto, talvolta a disagio e l’astinenza dal gol né ha accentuato il problema. Probabilmente, il centravanti polacco si trova ancora alle prese con le scorie psicologiche di un’estate tribolata ed il ritorno al gol sembra l’unica medicina contro questa noiosa situazione. Il fantasista messicano, di contro, è sembrato spaesato nel ruolo di seconda punta. Non abbiamo capito se si è trattato di un ulteriore esperimento di Ancelotti, oppure di una sua convinzione tattica. Rimane il fatto che questa soluzione offensiva potrebbe, anzi dovrebbe essere archiviata. Sebbene sia comprensibile l’amarezza del pubblico partenopeo, per aver fallito l’appuntamento con una vittoria assolutamente possibile, trovo esagerato il clima di catastrofe. Se la squadra azzurra è attualmente prima nel proprio girone, con la porta inviolata, qualcosa di buono, evidentemente, è stato fatto. È da quello fatto finora che occorrerà ripartire per il prosieguo della stagione. Qualche cosa da rivedere c’è, è evidente, ed il lavoro non mancherà al tecnico di Reggiolo. È questo il momento per dimostrare agli azzurri di quanto amore e di quanta passione sono capaci i tifosi napoletani.
a cura di R. Muni
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