L’infortunio di Ospina e Gagliardini diventano un caso, discusso ieri all’ “AIC”

La cronaca non si può separare dalle emozioni, dal silenzio agghiacciante del San Paolo, dall’immagine di Ospina disteso sull’erba, così, all’improvviso, al 41º minuto di Napoli-Udinese, quando ne erano trascorsi trentasette dall’impatto (fortuito) con Pussetto che poi sarebbe divenuto elemento di riflessione sull’opportunità di lasciarlo in campo dopo un impatto così violento. «Ci siamo fidati del dottor De Nicola», ha detto Ancelotti, che ieri mattina si è messo in macchina ed è andato in Clinica, a Pineta Grande, per salutare da vicino il portiere, per parlargli, per verificarne le condizioni fisiche e anche quelle psicologiche, perché la notte è stata egualmente tormentata. «David sta bene e ora lo aspettiamo a Castel Volturno». Però è stato male e dopo s’è capito, s’è avuta paura e ieri se ne è discusso, nel direttivo Aic, di casi del genere, quello di Ospina ma anche quello di Gagliardini – e se ne riparlerà alla Fifa, dove si sta studiando un protocollo da applicare in vicende del genere, nelle quali l’unico giudizio insindacabile sulla necessità della sostituzione verrà affidato al medico sociale e non alla volontà del calciatore.  Fonte: CdS

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