Il punto della situazione – di R. Muni: “Quelle dichiarazioni beneauguranti”

Una morsa di gelo sta mettendo a dura prova il bel paese che si conferma poco avvezzo a neve e temperature polari. Prima di addentrarci in commenti sulla giornata ventisei di campionato, vorrei rivolgere un pensiero alle popolazioni colpite dal sisma che vivono tuttora in condizioni disagiate e che, più di chiunque altro, stanno subendo quest’ondata di freddo. Un appello alle istituzioni affinché pongano velocemente rimedio a questa vergogna tutta italiana. Tornando a parlare di pallone, con la Juve che, causa neve, ha dovuto rimandare la formalità Atalanta (…quantomeno incomprensibile la formazione annunciata da Gasperini…) il Napoli aveva l’opportunità di allungare in classifica, sebbene solo momentaneamente. E lo ha fatto con i fuochi d’artificio, cinque botti esplosi in casa del Cagliari, fatti detonare da altrettanti calciatori azzurri. In gol sono andati i tre ragazzi terribili oltre a capitan Hamsik e, dulcis in fundo, Mario Rui. Proprio il terzino portoghese è la notizia più bella che ci è arrivata dalla Sardegna Arena. Nel massimo momento di forma, il numero 6 di Sarri sta recitando alla grande il ruolo di Ghoulam, finendo addirittura per oscurarne il ricordo…e non era affatto facile! A coronamento di una prestazione perfetta, Mario Rui ha messo il sigillo realizzando un gol su punizione di grande bellezza. Una prodezza balistica che ha fissato il punteggio finale sullo 0 a 5, esaltando la torcida partenopea comunque presente sugli spalti nonostante il divieto. In serate come quella di lunedì è difficile trovare note positive, tra le tante, di cui parlare ed è pressoché impossibile trovarne di negative, i classici peli nell’uovo. Vale la pena, tuttavia, sottolineare lo stato di forma sia fisica che mentale di Allan che gioca correndo per due ed il nuovo clean sheet di Pepe Reina.  Non è un caso se, con Albiol e Koulibaly in campo, gli azzurri non subiscono gol e concedono poco e niente agli avversari. La cosa che consente di guardare con ottimismo alle ultime dodici partite di campionato è la maturità raggiunta da tecnico e squadra. È inutile negare che, non avendo giocato la Juventus, gli occhi di tutt’Italia erano rivolti sui Sarri’s boys, con tutte le ansie e le pressioni che ne derivavano. Un’ansia da prestazione che avrebbe potuto causare inattesi ed incomprensibili passi falsi a chi è poco abituato alle alture ed alla sua aria rarefatta…almeno era questo uno dei tormentoni che abbondava nelle analisi tecniche sul Napoli. La risposta data sul campo, al di là dei cinque gol, è stata inequivocabile. Che i gol fossero cinque piuttosto che uno o due, ciò che contava era l’atteggiamento degli azzurri che hanno imparato ad affrontare ogni avversario alla stessa maniera. Certo che ci dispiace per Cragno, estremo difensore del Cagliari ed accostato al Napoli la scorsa estate, che aveva sbandierato la volontà di fermare la squadra azzurra favorendo, di conseguenza, anche il sorpasso della Juventus. In realtà quelle parole ci avevano fatto sorridere e poi, da inguaribili scaramantici, non potevamo che considerarle bene auguranti per la nostra squadra del cuore. Al termine del match si è scatenata l’ironia del web tinto d’azzurro che, siamo certi, verrà preso con altrettanta ironia dal giovane portiere sardo. A questo punto che cosa succede? Innanzitutto è vietato guardare la classifica poiché la Juve va considerata sempre distante di un solo punto. Il più quattro è soltanto momentaneo ed è buono soltanto per rinfrancarsi lo spirito ma, ribadisco, rimane un dato fine a se stesso. La ricetta l’ha data il tecnico di Figline al termine della partita del monday night: vincere le prossime undici partite e pareggiarne una. Sarebbe meraviglioso ma sappiamo bene che ciò sarebbe umanamente impossibile. Ed allora, se un segnale al campionato è stato dato in quel di Cagliari, altri a breve dovranno fargli da pari continuando, però, a guardare non oltre la prossima partita. Il Napoli sta facendo qualcosa di straordinario eppure potrebbe non bastare. Occorrerà giocare ognuna delle dodici partite come se fosse l’ultima, dimenticando in fretta quella precedente e senza pensare a quella successiva. Massima attenzione, grandissima concentrazione e una fame di successi implacabile. Avanti Napoli, Avanti!
Riccardo Muni
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