Gazzetta – Tredici squadre tra A e B in ritiro in Trentino. Ecco perchè

A luglio il calcio si gioca in Trentino. Ci sono 13 squadre tra serie A e B e anche un paio di C. È il lavoro di Trentino Marketing, la società per il turismo, della Provincia di Trento, diretta da Maurizio Rossini. Avere per due settimane in Val di Sole o in Val Rendena le big della serie A costa. Sono operazioni da 500 mila euro per squadra, se parliamo di Napoli e Roma che hanno pure un cachet. «Noi diamo l’ospitalità totale alle squadre di A, in collaborazione con l’Apt, quelle di B hanno solo i campi. Ma oggi il Trentino è la culla dello sport: lo scelgono pure basket, volley e sci» spiega
Rossini. «C’è una collaborazione totale tra club e strutture alberghiere perché l’alimentazione è fondamentale e bisogna offrire il meglio. Tendiamo ad
avere rapporti lunghi. Quello col Napoli è al settimo anno». Sette giorni qui costano di media circa 600 euro a persona.
Fate un giretto a Dimaro dove staziona allo Sport Hotel Rosatti il Napoli.
Che vive blindato. Per vedere Mertens e Insigne bisogna andare all’allenamento (gratis) o alle amichevoli (a pagamento). “Con i soldi delle
amichevoli qualcosa si recupera. Ma l’impegno è notevole perché la manutenzione di campi e strutture costa tanto”, racconta Romedio Menghini, ex sindaco di Dimaro-Folgarida. I comuni sono uniti. «Abbiamo 32 alberghi e una decina tra ristoranti e pizzerie. A luglio si fa il pieno. Si calcolano 35 mila presenze. A ogni allenamento assistono 600 persone, per le amichevoli duemila». Dimaro fino al 25 è un delirio: giornalisti appostati ovunque. Sono in 140. Un fenomeno unico. Mamme con bambini interamente vestiti d’azzurro, point e store presi d’assalto, come i giochi nel villaggio accanto all’impianto. La sera risate con i comici di Made in Sud.
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