Sarri parla di Pavoletti e Gabbiadini, ma non dimentica il Pescara

Maurizio Sarri, ieri, in conferenza stampa:

C’è il Pescara, quali le insidie? «Il Pescara è la squadra che ci ha messo più in difficoltà in questa stagione: ci è riuscito contro di noi e anche con Milan e Roma. Ha raccolto meno di quanto merita e tra le squadre di bassa classifica è quella che ha più facilità di palleggio. Memori della partita d’andata dovremo fornire una prova di livello e mostrare grande umiltà».

 Contro lo Spezia risposte positive nonostante i numerosi cambi. «Abbiamo cambiato nove undicesimi rispetto alla partita precedente, la squadra è rimasta più o meno la stessa nei pregi ma anche nei difetti. Probabilmente è colpa nostra perché stiamo trasmettendo qualcosa che non riesce ancora ad incidere sul limite della squadra di avere sempre qualche momento di blackout. Questo dovrà essere il nostro grande miglioramento: si tratta di pochi minuti che mettono in dubbio un risultato sotto controllo».

Visti i tanti giovani di valore per il Napoli si può immaginare un futuro radioso per altri cinque-dieci anni? «Quando si parla di periodi così lunghi nel calcio è sempre difficile fare previsioni, sicuramente è una squadra che a livello teorico può avere un ciclo di qualche anno di buon livello: per capire quale sarà dipenderà dalla crescita dei giovani».

Pavoletti ha giocato una decina di minuti contro lo Spezia, Mertens torna dopo la squalifica in Coppa Italia: nel ruolo di centravanti adesso ha finalmente più scelte? «Pavoletti ancora non rientra nel novero delle scelte perché viene da una inattività piuttosto lunga: i dieci minuti erano doverosi visto il risultato maturato in campo. Penso che debba fare ancora allenamenti con la squadra per raggiungere il massimo livello: ora come ora è pronto per qualche spezzone ma non ancora per novanta minuti».

Gabbiadini quanto potrà essere ancora utile? «Come nelle ultime partite, quando è stato messo dentro in caso di necessità o schierato dall’inizio come in Coppa Italia e si è fatto trovare pronto. Per me non è cambiato niente ed è tenuto in considerazione come tutti gli altri».

Come ha giudicato la prova di Pavoletti con lo Spezia? «Ha avuto un’occasione importante perché dentro l’area si muove abbastanza bene, attaccare la porta rientra nelle sue caratteristiche. Ma non ha ancora una gamba così forte, deve ritrovare solidità e recuperare la miglior condizione per quello che gli è successo negli ultimi due mesi: è un ragazzo di grande professionalità e lo farà molto velocemente. Facciamolo allenare, in questo momento non è giusto dargli responsabilità».

Fonte: Il Mattino

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