A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Genoa
Approfondimento su Napoli-Genoa
Solo martedì pomeriggio sapremo il Napoli a che ora sarà impegnato domenica prossima nella trasferta di campionato a Parma.
Si è giocata ieri sera alle 20:45 allo stadio “Diego Armando Maradona” la sfida tra il Napoli e il Genoa, valida per la trentaseiesima giornata di campionato. I rossoblù di coach Patrick Vieira sono reduci dalla bruciante sconfitta casalinga contro il Milan, incassata dopo aver giocato un match gagliardo. Pesante, anzi pesantissima la vittoria dei partenopei di Antonio Conte la settimana scorsa a Lecce, nonostante una prestazione tutt’altro che spettacolare. Il match termina col punteggio di 2-2, con i partenopei che subiscono la beffa finale a cinque minuti dalla fine.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- Il pullman da coprire: è stata una settimana folle quella vissuta a Napoli dove, invece di pensare a mantenere la giusta concentrazione sul Genoa, si è addirittura parlato di organizzare la festa scudetto e allestire l’autobus scoperto per la parata in città. Ma siamo seri??? Le istituzioni, sempre pronte a battagliare col presidente da vent’anni su qualunque tema (stadio, tornelli, gestione festa terzo scudetto etc), ora si sono fatte sentire per quale motivo? In un momento in cui la piazza sta dimostrando una certa maturità, e’ necessario che tutti stiano al loro posto e la squadra sia concentrata solo sulle partite.
- L’assenza non compresa: se Conte, normalmente prudente nello schierare calciatori infortunati, ha deciso di rischiare contro il Genoa Lobotka (salvo poi alzare bandiera bianca dopo dieci minuti) un motivo ci sarà. Perché è vero che lo slovacco ha in Gilmour il suo sostituto naturale, ma non proprio nelle caratteristiche tecniche. Ad esempio Stan è molto bravo a scivolare tra i due centrali difensivi, garantendo sicurezza al reparto e togliendo loro compiti di impostazione, lo scozzese fa più fatica quando aggredito. Intendiamoci il ragazzo è giovane e davvero forte, tuttavia a qualcuno non è chiaro quanto Lobotka oggi sia un giocatore unico per il Napoli! E purtroppo farà molto male non averlo nelle prossime due gare…
- Il dejavu: la rete dell’ 1-1 del Genoa (autogol di Meret su colpo di testa diAnahor) arriva al termine di una pressione prolungata, durata quasi tre minuti. Tre minuti in cui il Napoli non è mai riuscito ad allontanare definitivamente la minaccia, fino all’epilogo che sappiamo ormai. Questa rete subita come dinamica ricorda quella realizzata da Ekkelenkamp in Napoli-Udinese. Non tanto per il tipo di conclusione, totalmente differente, ma perché anche in quella circostanza la retroguardia partenopea non fu in grado di liberare in via definitiva l’iniziativa avversaria prolungata. Brutti, anzi pessimi ricordi che oggi si trasformano in un vero e proprio incubo…
- Il destino: oggi mi sarebbe piaciuto raccontare di quanto Antonio Conte sia stato bravo nell’intervallo a incoraggiare e sbloccare i suoi ragazzi dallo shock emotivo del gol del pareggio subito. Eppure, nonostante il Napoli ieri abbia giocato uno dei migliori secondi tempi dell’anno, dobbiamo fare discorsi diversi a causa del pareggio casalingo. Fa malissimo questo risultato e accentua le nostre insicurezze, dato che la storia dice che il club partenopeo nelle lotte punto a punto con le “strisciate” ne è sempre uscito sconfitto (tranne in una circostanza). Conte sa che il Napoli, con quel punticino di vantaggio, ha ancora il destino nelle proprie mani. Bisogna però preparare la trasferta di Parma lavorando esclusivamente sulla testa dei suoi ragazzi, come un martello pneumatico. Non si potrà essere sparagnini o giocare solo un tempo perché servirà coraggio per tutti i novanta minuti in una gara difficilissima. E soprattutto bisogna capire che senza Lobotka, oggi questa squadra non è in grado di fare un gol e chiudersi per proteggere il vantaggio. Si commetterebbe lo stesso errore fatto a febbraio e marzo, quando il Napoli pareggiò tantissime gare…
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore
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