lobotka ispira il Barça
Il centrocampista azzurro nel mirino del club blaugrana che può tentare l’assalto Laporta allo scoperto: «Sì, ne abbiamo parlato».
Xavi disse: «Vorrei vederlo qui» E a Barcellona ricorda tanto l’idolo Iniesta
nella sua Bellezza estrema che ora pare sfiorito tra le rughe che l’incedere delle crisi aggrava: e però domani è sistematicamente un altro giorno e da presidente bisogna illuminarsi per offrire ai gioielli della “cantera” un padre spirituale che li guidi, tra le insidie del palleggio e le perfidie di traiettorie ingovernabili. Stanislav Lobotka è il calcio moderno che sprigiona allegria, è un faro che s’accende e sprigiona le emozioni raccontate da Xavi («mi piacerebbe vederlo qui, in questa squadra») alla vigilia di Barça-Napoli o confessate con sincerità da Laporta al Mundo Deportivo proprio mentre ondeggia tra i sentieri d’un mercato da costruire con una frase che sa di investitura: «Ne abbiamo parlato con Deco». E’ il tratto distintivo di un’Idea forte, un messaggio chiarissimo che annuncia mosse future – scontate, prevedibili e però svuotate della riservatezza – è il desiderio di fare sapere a chiunque, al mondo Barça ma anche a De Laurentiis, che prima o poi, se le condizioni si realizzeranno, sarà necessario sedersi dinnanzi ad un caffé e ad un contratto per far fondere le due volontà, la sua ma anche quella del «piccolo» Iniesta, «denudato» dei propri sentimenti dal proprio manager: «Gli piacerebbe giocare in un club che lotta per vincere la Champions League. Ne abbiamo discusso con Deco». E però non c’è neanche tanto da romanzare, intorno ad vicenda così limpida e trasparente, con già tre personaggi in cerca di un autore coinvolti – e pure convinti – di avere individuato il profilo giusto: Stanislav Lobotka (30 anni il prossimo novembre), piace a Xavi (Xavi, eh, il socio di Iniesta!) ma anche a Deco (Deco, eh, il diesse del Barça con quel passato alle spalle) e, mica magicamente, pure a Laporta, il presidente d’una società che è «assai più di un club» e che nella sua fase di rifondazione complessiva ha bisogno (pure) di un leader che diffonda effetti speciali intorno a sé.
