Video – Approfondimento: “Scelgo di salvare il bambino ed il suo campione”

0

Scontri prima, durante e dopo il match. Allo stadio la solita vergogna, i soliti insulti. Ci sono video che girano sul web che davvero, davvero, fanno porre delle domande, davvero fanno accapponare la pelle. Chi scrive sceglie di non pubblicarlo, il video al momento più famoso della rete, quello con il signore che dagli spalti del Bentegodi, verso i napoletani, con le sue espressioni, i suoi insulti, il suo odio, ahimè, dà il peggio di sè. Chi scrive sceglie altro. Perchè chi scrive non si arrende nè al brand, nè alle scommesse, nè al razzismo, nè alle differenze. A chi scrive hanno insegnato che se porti con te un pallone, creerai aggregazione, ti farai degli amici. C’è un altro video e questo sì, merita davvero la pubblicazione. Guardatelo. [Lo ha postato su twitter il giornalista georgiano Kakha Dgebuadze]

Factory della Comunicazione


E’ questo il motivo per cui chi scrive ci crede ancora. Al calcio, al pallone, al suo potere, al fatto che le maglie, addosso, significhino appartenenza, non differenza… Meravigliosa l’espressione del bambino che vede il campione, meraviglioso #Kvara…Quel ragazzino è tutti noi. Ha la maglia scaligera, ma guarda un campione napoletano con gli occhi sgranati. Non ci crede, saluta. Ecco. Quello è il calcio. Dove i colori diversi occorrono solo per rendere tutto più allegro, dove i sogni corrono sulla linea del fallo laterale e si concludono in rete, dove Verona/Napoli resta solo e sempre una partita di pallone. Populismo? Non importa. Caccia al click? Bisognerebbe leggere…Chi vi scrive ha il dovere di salvare e serbare, per sempre, la meraviglia del bambino ed il suo campione. Soprattutto, perchè è quel bambino che salva noi.    

Gabriella Calabrese

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.