Assemblea di Lega – Il presidente del Napoli è sul piede di guerra. Si unisce Iervolino

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De Laurentiis ha ribadito il suo no, netto, ai fondi. Ha criticato la gestione poco manageriale del calcio italiano. Ieri sono arrivate le manifestazioni di interesse: sono nove le proposte di investitori sul tavolo dei vertici della Lega. Il 31 marzo verrà nuovamente discusso l’argomento, dopo che i club avranno preso visione delle corposa documentazione. Ma il Napoli, che non è solo, non vuole saperne di questa apertura. Il Napoli ha poi chiesto ufficialmente i motivi dello scontro tra De Siervo e Casini, oggetto di polemiche sui giornali. In ogni caso, il clima che si respira nella Confindustria del pallone non lascia presagire nulla di nuovo. Troppe spaccature, troppe differenti correnti di pensiero.

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Sintetizza alla perfezione l’atmosfera Danilo Iervolino, patron della Salernitana: «Un’assemblea sterile in cui si decide poco, un’assemblea che ogni volta sancisce delle grandi frizioni e fratture fra le grandi e le piccole, purtroppo c’è da fare tanto, c’è da avere una linea strategica per i nuovi diritti e per cercare di trovare una coesione per il bene di tutte le squadre, ma mi sembra che anche oggi ci sia stata una fumata nera», ha detto all’uscita dall’assemblea. E ancora: «Manca coesione su tutto: sui diritti, sull’approccio e la metodologia, sulla capacità di rinnovare, sulla volontà di avere un metodo diverso. Purtroppo si è molto rissosi, questo è il problema».

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