Giuntoli, tra le altre cose, ha mixato bene l’anagrafe

Nel Napoli, bassissima incidenza dei trentenni

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Non è datato, non è acerbo. Il Napoli ha trovato il giusto mix. La rosa azzurra ha un’età media di 25 anni e 9 mesi, la formazione tipo di 27 anni e tre mesi. Pochi sono gli over 30. Il Napoli di base è una squadra a bassa incidenza di trentenni e ultra-trentenni. Juan Jesus (31 anni), Mario Rui (31), Bereszynski (30) e Demme (30). Dei quattro soltanto Mario Rui può essere considerato un titolare. In Serie A solo Lecce e Torino per ora hanno fatto meglio del Napoli, nel senso che di trentenni in campionato ne hanno fatti giocare due ciascuno. Parlando di linea verde, proprio domani Khvicha Kvaratskhelia compirà 22 anni. Victor Osimhen ne farà 25 a fine anno, il 29 dicembre. I due fenomeni dell’attacco di Spalletti insieme non assommano il mezzo secolo di vita. Giacomo Raspadori di anni ne compirà 23 il prossimo 18 febbraio. Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo del Napoli, ha mixato bene l’anagrafe, oltre ad aver individuato giocatori pronti a prezzi accessibili, in linea con la politica societaria, pensiamo ad Anguissa. L’allenatore ha rilucidato e rilanciato Lobotka ed ha assemblato il tutto, attraverso un gioco che tiene insieme molti concetti e che non prescinde né dalla forza, né dalla corsa. 

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Fonte: Gazzetta
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