Il calo di gennaio è stata una bella illusione e Spalletti si gode il suo Napoli

Solo l'Inter ha vinto contro la capolista, illudendo di aver riaperto il campionato

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Il calo di gennaio non c’è stato, il Napoli ha lasciato dietro solo i tre punti di San Siro, poi sono arrivate 4 vittorie consecutive, di cui due contro Juventus e Roma. I partenopei potevano accontentarsi di un buon pareggio contro una Roma venuta a giocare la sua partita al Maradona, ma è una questione di mentalità se ricomincia a giocare e mettere pressione ai giallorossi trovando la vittoria. Merito anche di Spalletti, che ha in mano psicologicamente tutta la squadra come dimostrano le dichiarazioni post-partita di Lozano: “La competizione interna è molto importante. È bellissimo in allenamento perché si lotta ad alto livello. L’allenatore ci ripete sempre come sia importante anche chi entra. E dopo il bellissimo gol di Osimhen è arrivato quello di Simeone“. Queste partite si vincono anche dalla panchina, se si è comunque in partita e lo sottolinea Spalletti: “Sono partite complicate, chi è entrato ha dimostrato che la stava giocando già dalla panchina, erano già nel meccanismo della partita. È una qualità fondamentale per la nostra squadra, questi campionati non li vinci se non hai tutti nel lavoro quotidiano, vogliosi, entusiasti di giocare al fianco del compagno, sennò diventa difficile fare questi risultati“. Poi i complimenti a Osimhen e la spiegazione del cambio con Simeone: “Nel gol di Osimhen c’è tutto: qualità tecnica, personalità, ha deciso di fare quei due palleggi fra due difensori. È forte fisicamente, è difficile andargli addosso e pensare che non accetti il contrasto. Riempie la scatola della partita. Non si può sempre far giocare i soliti, dimenticando il lavoro settimanale e guardando l’impegno degli altri. Quando eravamo senza Osimhen, Simeone e Raspadori ci hanno consentito anche di passare il turno in Champions“. Infine, il regalo a Mourinho per il suo compleanno: “A Mourinho ho regalato un Pulcinella. È il suo compleanno, in Champions l’ho regalato a tutti gli allenatori che sono venuti“.

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Fonte: La Gazzetta dello Sport

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