ESCLUSIVA CALCIO FEMMINILE – S. Colantuono (all. Cittadella): “Il movimento? Da formatore per me è un terreno fertile”

Il tecnico della compagine veneta ai nostri microfoni

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Prosegue il campionato di serie B femminile, dove al di là dell’inizio della Lazio Women, c’è tanto equilibrio per il resto della classifica. Tra le squadre che si stanno mettendo in evidenza c’è anche il Cittadella, anche se sconfitta contro la Lazio Women. Ilnapolionline.com ha intervistato il tecnico delle venete Salvatore Colantuono.

 

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Prima di allenare il Cittadella hai allenato in passato altre compagini femminili? “È il secondo anno che alleno a Cittadella. Precedentemente ho sempre allenato nel maschile, periodo in cui ho conseguito il patentino “Uefa A” e “Match Analyst Pro Figc”.

Cosa ti ha colpito in maniera particolare del movimento femminile? “Il calcio femminile è appassionante, perché le donne sono delle spugne e sono assetate di conoscenza, hanno una volontà infinita. Chi ha l’indole di formatore, come me, trova terreno fertile. Ci sono margini di miglioramento tecnico-tattico, fisico e mentale”.

Ci parleresti del Cittadella, squadra e società, fuori dal campo? “Cittadella è una piccola realtà della provincia veneta. La gestione è oculata, molto familiare. Si cerca di ottimizzare le risorse al massimo. La società ha la fortuna di gestire il centro sportivo di Tombolo, un gioiellino. Sia come prima squadra che come settore giovanile i risultati sono molto positivi”.

Hai affrontato domenica la Lazio Women, è lei la maggior candidata per salire in serie A? “In serie B la Lazio è la grande favorita, per struttura, blasone e rosa. Ma appena dopo ci sono Ternana e Napoli che non sono da meno in termini di investimenti. Cesena, Chievo e Cittadella sono delle rompiscatole, mentre Hellas e Brescia, sono partite male con rose fortissime”.

Come allenatore a chi ti ispiri in maniera particolare a livello tecnico-tattico? “Non m’ispiro ad un allenatore in particolare, ma prediligo gli allenatori che trasmettono dei principi ben identificabili e personalità nel gioco. Il calcio è sempre un gioco e ritengo giusto che si debba essere sempre propositivi e proattivi, con il fattore intensità sempre presente: fisica, mentale e tecnico-tattica”. 

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