I voti all’Italia (Cds): super Di Lorenzo, maestoso Raspadori

Contro l'Inghilterra decisivo anche Donnarumma, doppia parata su Kane

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Nella notte più complicata, risolleva l’Italia e si tiene in corsa per il primo posto, da strappare lunedì agli ungheresi. Vittoria pesantissima per il momento e il significato. Forse il c.t. Mancini ha trovato una nuova via, vicina alla tradizione azzurra. Si è riaccesa la scintilla. Da segnalare, oltre l’ottima partita dei due azzurri Di Lorenzo e Raspadori, decisiva la linea difensiva con Donnarumma determinante nel finale con due parate su Kane.

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Donnarumma 7  – Dalla curva del Milan esce qualche fischio quando Gigio viene coinvolto nella costruzione arretrata. La curva dell’Inter, invece, lo applaude. Rischia con i piedi su Kane, ma poi si esalta e lo respinge due volte di fila.

Toloi 7  – Tempismo, concretezza. Gioca, anzi marca, pulito. Gli tocca Sterling e riesce a limitarlo senza cattiverie.

Bonucci 7,5  – Attento, risoluto, pronto nel gioco aereo. Bracca Kane, becca un giallo fermando Sterling, scodella il lancio al bacio per Raspadori. Si esalta al centro del fortino.

Acerbi 7,5  – Il Leone dimostra di starci con la fede e con l’efficacia del difensore di livello. Basta dargli un osso da mordere in marcatura. Non concede respiro a Foden. Partita strepitosa.

Di Lorenzo 7  – Disinnesca Saka. Appoggia la manovra con senso tattico, certo non può avere il cross e la pericolosità dell’esterno offensivo, ma interpreta il ruolo con fisicità.

Barella 6  – Corre, ma non è illuminato e preciso nel palleggio. Sostituzione scontata. Esce per stanchezza.

Pobega (18’ st) 6   – Aggiunge fisico quando servono sportellate. Ci mette foga, dovrebbe gestire meglio la palla. Crescerà.

Jorginho 7  – Fa la sentinella di Barella e Cristante, garantendo lo schermo davanti a Bonucci. Gli inglesi non lo disturbano, ha libertà di manovra, ma si preoccupa di dare ordine. L’equilibratore diventa fondamentale e conserva la bussola nella ripresa.

Frattesi (44’ st) sv

Cristante 7,5 – Rispetta la tradizione del centrocampista italiano. Controlla Bellingham, aggiunge idee e fisicità, si inserisce.

Dimarco 8  – Mancini lo preferisce a Emerson. Ideale per il cambio modulo. Intensità, cross tagliatissimi, inserimenti. E’ la scheggia impazzita su cui l’Italia costruisce la sua partita. Colpisce anche un palo.

Emerson (44’ st) sv

Scamacca 6  – Si presenta con un quasi gol, colpo di testa respinto da Pope e dall’incrocio dei pali. Dovrebbe e potrebbe distendersi di più, gioca contratto e sotto pressione.

Gnonto (18’ st) 7  Colpisce la lucidità di Willy, non solo la personalità: fa sempre la cosa più logica, la scelta giusta in ogni giocata.

Raspadori 8  – Gioca per linee interne e viene incontro creando le combinazioni giuste con Acerbi e Dimarco. E’ la chiave dell’Italia per aprire la manovra. Raspa all’intelligenza aggiunge i colpi di classe. Lo stop con cui mette giù la palla e il gol, cercando l’angolo giusto, è da vero numero 10. Nel solco di chi lo ha preceduto.

Gabbiadini (36’ st) 6 – La palla buona per il raddoppio gli capita appena entrato. L’errore non lo condiziona. Fa buone cose.

Fonte: CdS
 

 

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