ESCLUSIVA – G. Improta (ex calc. Napoli): “Anguissa? La classica ciliegina sulla torta. Sul VAR credo che ci voglia più trasparenza”

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In attesa degli impegni delle nazionali, si inizia già a parlare della prossima giornata di campionato, dove tra le sfide spicca Inter-Napoli. Del match del “Meazza”, oltre che delle sfide giocate in passato e su altri temi, ilnapolionline.com ha intervistato l’ex calciatore azzurro Gianni Improta.

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Siamo nella settimana che porta ad Inter-Napoli. Come preparava lei quel tipo di match e se ha qualche aneddoto in particolare? “A livello psicologico queste partite contro l’Inter, si preparavano da sole. Giocare al “Meazza” ti davano una carica non indifferente. Sul piano fisico affrontavi giocatori di livello nazionale e non solo e certamente c’era la voglia di giocarcela al meglio delle nostre possibilità. Ho due ricordi delle gare contro l’Inter. La prima non piacevole, perché quella sfida, l’avessimo vinta, andavamo al primo posto in classifica e mancavano poche giornate alla fine. Chiudemmo il primo tempo in vantaggio con rete di Altafini e ci fu l’espulsione di Burgnich per un brutto fallo su Umile. Nel secondo tempo l’arbitro Gonella diede ai nerazzurri un rigore inesistente, solo lui lo vide e dopo il pari subito la rete del 2-1 che ci costò il primo posto fu esattamente nel ‘71. L’altra sfida vinsero loro in un pirotecnico 4-3 e fu nel’79”.

In questo inizio di stagione il Napoli sta dimostrando un’ottima condizione fisica e atletica. Merito di una rosa profonda, ma anche del ritorno di Sinatti e Calzona secondo lei? “Secondo me sono stati due ritorni molto importanti. Loro facevano parte dello staff di Sarri e mi ricordo che a livello fisico la squadra andava molto bene. Anche questo inizio sembra ricalcare quel periodo lì e mi auguro che si possa proseguire su questa strada”.

In estate il Napoli ha acquistato Anguissa che molti paragonano a Francesco Romano. Cosa ne pensa in merito? “Anguissa è stato un acquisto davvero importante e come si dice in questi casi è la classica cieligina sulla torta per lottare per il vertice. E’ chiaro che sul piano fisico c’è differenza, ma tecnicamente e tatticamente credo che siano simili. Forse Francesco Romano aveva un piede educato rispetto al camerunense. Il Napoli a mio avviso ha fatto un grande colpo e i risultati si stanno vedendo”.

Negli ultimi anni ci sono state diverse polemiche sulla questione arbitri-VAR. Lei come risolverebbe quest’annosa vicenda? “Io credo che l’errore che purtroppo stanno commettendo gli arbitri è che prendono troppo spesso decisioni, anche quando sono coperti. C’è sempre la questione della discrezionità dei direttori di gara e negli ultimi anni hanno commesso errori anche decisivi. Credo che sia giusto che siano supportati per evitare che commettano questi errori che sono costati anche campionati o qualificazione in Champions. Mi auguro che si arrivi alla trasparenza da qui a fine campionato”.

Lei segue il campionato di serie C, oltre al Bari quali squadre l’hanno colpito in maniera particolare? “Oltre al Bari per il quale sono d’accordo con lei, visto che è tra le squadre da battere, farei due nomi in particolare. Seguendo il girone C, penso alla Turris che sta disputando un campionato competitivo e facendo parte dello staff del settore giovanile, so come lavorano anche con i calciatori del vivaio. Aggiungerei anche il Catanzaro, dove la società ha allestito una squadra competitiva e perciò non va assolutamente scartata per i primissimi posti della classifica”.

Infine parlando di Inter-Napoli di domenica sera, che accoglienza ci sarà per Spalletti a Milano e che ne pensa di Simone Inzaghi? “Io credo che per il mister ci possa essere una buona accoglienza, un bel clima. Poi è chiaro che inevitabilmente qualche fischio potrebbe esserci, ma rispetto all’ultima di Roma, penso che ci sarà un clima diverso per il tecnico di Certaldo. Simone Inzaghi? A Milano si sta confermando un allenatore davvero preparato, ha portato il gioco che si è visto a Roma e l’Inter sta cercando di assimilare in pochi mesi. Domenica per lui può essere la classica gara della svolta, nel senso, che dovesse far bene, potrebbe esserci più consapevolezza. Ovviamente io mi auguro che questo non accada, anzi il Napoli ha i mezzi per ottenere un ottimo risultato e sono certo che sarà una bella gara”

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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