A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Bologna

Approfondimento su Napoli-Bologna

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Napoli-Bologna: i ragazzi di Luciano Spalletti saranno impegnati domenica pomeriggio alle ore 18 all'” Arechi” nel derby contro la Salernitana.

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Con la gara di ieri sera delle 20:45  al “Diego Armando Maradona” Napoli-Bologna si è completata la 10° giornata del campionato di serie A. Un match in cui i partenopei sentivano addosso tutta la pressione del successo del Milan di quarantotto ore prima e di altre quattro “sorelle” su cinque. E la partita non ha avuto tantissima storia coi ragazzi di Luciano Spalletti che hanno dominato sia nel punteggio che nel gioco.

Ecco i principali spunti del match:

  • Il “dottore”: chiamatelo luminare, già perché Ruiz quando prova la conclusione da fuori col suo sinistro sembra davvero un chirurgo per la sua precisione. Terza perla stagionale per lo spagnolo, le cui qualità di palleggiatore col vizio del gol stanno uscendo tutte fuori di settimana in settimana. Troppe critiche, talvolta meritate ma in molte circostanze preconfezionate, a un ragazzo che comunque in tre stagioni e mezza è stato un pilastro di tutti i tecnici passati da queste parti.

 

  • Messico e nuvole: prestazione altalenante di Lozano che ultimamente sembra un pizzico smarrito nel gioco del Napoli e un pochino lontano dagli schemi. Per carità nulla di grave, ma il messicano era stato sempre etichettato come il “normalizzatore” per la sua capacità di fare bene le cose normali. Lui e Zielinski sono quelli che hanno, a mio avviso, i maggiori margini di crescita in questa stagione.

 

  • Questi fantasmi: parafrasando una stupenda commedia di Eduardo De Filippo, sicuramente per Insigne non sarà stato facile presentarsi dal dischetto dopo i quattro errori sugli ultimi sei tentativi. Eppure al minuto 39’ Lorenzinho non ha tremato trasformando il rigore più importante della sua vita, in quanto probabilmente un ulteriore errore avrebbe potuto cambiare le gerarchie nei tiratori e generare tanti dubbi nella testa del ragazzo. Ora il capitano appare pienamente recuperato e ha ritrovato il sorriso, sono sicuro che sbaglierà ancora qualcosa perché è un passionale figlio di questa città. E a noi piace così…

 

  • Il premio mancato: c’è un calciatore in casa azzurra che viene un pochino sottovalutato e chiacchierato, ovvero Mario Rui. Il portoghese, attaccato in passato anche dal sottoscritto, fa sempre rumore per i suoi comportamenti o errori plateali. Eppure in dieci partite di campionato e tre in Europa il ragazzo ha sbagliato soltanto il match contro lo Spartak, ma in compenso è sempre apparso attento e concentrato in tutti gli altri match. Ieri ha avuto anche l’occasione in Napoli-Bologna per trovare la via del gol, che prima o poi meriterebbe come premio alla continuità.

 

  • Il testa a testa: continua il duello a distanza tra Napoli e Milan in questo frangente della stagione. Entrambe le squadre viaggiano con la media di 2,8 a partita e sembrano aver creato un solco su tutte le altre inseguitrici (attenti però all’Inter e la stessa Juventus anche a 13 punti non lascia mai tranquilli). Onestamente i partenopei sembrano avere una rosa più profonda e anche negli undici titolari la qualità pare essere nettamente superiore, ma i rossoneri hanno maggior entusiasmo per essere ritornati ad alto livello. La differenza potranno farla a mio avviso due fattori: l’ambiente (inteso come comportamento dei tifosi nel corso della stagione anche nei momenti più difficili) e gli allenatori. Personalmente avere Lucio sulla panchina alla guida di questo gruppo mi lascia sereno e ottimista per il futuro..

Articolo a cura di Marco Lepore

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