E’ un “malato di pallone”, si definisce così lui stesso, Vincenzo Salemme. Quando parla del Napoli diventa scaramantico e quando lo fa di Maradona, si commuove. A La Gazzetta dello Sport il suo parere su Luciano Spalletti, il Napoli di questo campionato e…la morte di Diego:
«È un bravo allenatore e una persona molto per bene. A volte sembra spigoloso ma perché credo sia un timido. Sa prendere bene i giocatori e allo stesso tempo è fermo, per cui il suo arrivo è senza dubbio fondamentale, sia tecnicamente che per il morale della squadra. Poi ci sono i calciatori che mi sembrano tutti bravi ragazzi, a partire da Lorenzo Insigne che conosco bene, e questo conta molto. Sanno vincere ma senza arroganza e non danno niente per scontato né si esaltano nonostante il punteggio pieno dopo sette giornate che non è cosa da poco. E non dimentichiamo De Laurentiis che indubbiamente è un presidente capace. Direi che grazie a diversi fattori quest’anno abbiamo compiuto un importante passo avanti».
Difficile da metabolizzare, forse non avverrà mai. Maradona: “Sono ancora troppo traumatizzato per il modo in cui è morto e lo sarò sempre”