L’esperto – «Anche in caso di ammissione, si dovrà attendere il Tas in agosto»

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«Il Napoli potrebbe essere ripescato in prima istanza in Champions, la giustizia sportiva potrebbe sospendere Juventus, Real Madrid e Barcellona. Ma fino a che non ci sarà il pronunciamento del Tas meglio che non faccia affidamento sul tesoretto della Champions perché una marcia indietro sarà sempre possibile da parte dell’Uefa». Virgilio D’Antonio è esperto di diritto sportivo e professore di scienze politiche e della comunicazione all’Università di Salerno. 

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Professore, si rischia un’estate rovente.
«Sarà così. Attendiamo per prima cosa la decisione della commissione disciplinare dell’Uefa, vediamo come giudicherà il comportamento dei tre club e le sanzioni che pensa sia giusto infliggere. E se lo ritiene. Credo che visto che il procedimento è stato avviato circa un mese fa, entro 15 giorni arriverà una decisione nell’ambito della giustizia sportiva. Ma bisogna fare attenzione, perché qui ci sono due strade da percorrere e l’altra è quella aperta dal tribunale di Madrid. Ma in questo caso la Corte di giustizia europea prima del prossimo anno non si pronuncerà».
Cosa succede? «Il Tas ha tempi piuttosto rapidi nell’emettere i suoi lodi, credo che entro la metà di agosto possa arrivare una pronuncia. Ma è evidente che ogni decisione presa in prima istanza dalla commissione disciplinare dell’Uefa sarebbe come sub judice. Il Napoli, il Betis o la Real Sociedad, ma anche le società che saranno virtualmente ripescate in Europa League, non potranno avanzare richieste o pretendere chissà cosa nel caso in cui il Tas poi cancelli le sanzioni contro i cosiddetti club ribelli. Loro devono sapere che non sono titolate ad avanzare pretese».
Sentenze a due velocità. «Poi il percorso attivato dal tribunale di Madrid che ha coinvolto la Corte di giustizia europea sull’interpretazione della norma sulla presunta posizione anti concorrenziale».
Siamo, in ogni caso, alla vigilia di una sentenza che ricorda quella Bosman del 1996? «Sì, perché pur non avendo letto gli atti, se si dovessero applicare le regole comunitarie in termini di concorrenza, Uefa e Fifa sembrano avere una posizione dominante in termini di mercato a meno che non incarni una dimensione pubblicistica e in quel caso le regole della concorrenza sono meno stringenti».

A cura di Pino Taormina (Il Mattino)

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