Pasqual: “La Fiorentina è salva, ma contro il Napoli andrà in campo per dimostrare il suo valore. Sul possibile passaggio di Milenkovic in azzurro..”

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Domenica, contro il Napoli, la Fiorentina andrà in campo per dimostrare il suo valore. Gli azzurri sono in piena lotta Champions, sono rimasti aggrappati al treno della grande Europa nonostante il periodo difficile e i giocatori limitati, le motivazioni faranno la differenza – queste le parole di Manuel Pasqual, telecronista Rai ed ex calciatore, fra le tante, di Fiorentina ed Empoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Milenkovic all’ombra del Vesuvio? La Fiorentina ha avuto dei problemi con il suo contratto, e a fine anno lascerà la viola. È un buon giocatore, ma i movimento di mercato vengono fatti quando si ha le idee chiare per la prossima stagione, e, al momento, il Napoli non le ha, soprattutto per la situazione Gattuso-De Laurentiis. Quest’ultimo, dopo un periodo di crisi, pare stia tornando sulle sue decisioni, vedremo se riuscirò a convincere Rino a restare. Terzini Napoli? Di Lorenzo giocava con me ad Empoli, dissi agli addetti al lavoro di puntarci. Ha ampi margini di miglioramento, sta dimostrando di valere la maglia che indossa e la Nazionale. Sulla fascia sinistra, invece, in questi anni è venuto a mancare Ghoulam, calciatore straordinario, da grande corsa e ottimo piede. Chi prendere sulla corsia mancina? Molto dipenderà dalla tipologia di gioco che si vorrà attuare. Anche se, ad esempio, Darmian non pensavo facesse la differenza nell’Inter, ma lavorando tanto si è trovato a pennello nel modulo di Conte. Nel 4-2-3-1, come gioca oggi il Napoli, i terzini dovrebbero essere più difensivi rispetto al 3-5-2. Gattuso? Ero promotore di Rino anche quando non otteneva risultati positivi. Ha chiuso la squadra in una bolla proteggendola dai mugugni, nessuno avrebbe scommesso sugli azzurri in Champions fino a poco fa. I numeri che ha fatto dimostrano il suo valore, meriterebbe la riconferma, ma bisogna vedere le sue intenzioni. Insigne? Credo che il giorno in cui sbagliò il rigore in Supercoppa, sia stata la sua svolta. Nel momento peggiore, gli è scattato qualcosa. Ha preso in mano la squadra ed ha completato il suo percorso di maturazione. Mi auguro sia trascinatore anche in Nazionale. Empoli? Ci hanno messo un po’ a decollare, ma quando hanno trovato la quadra hanno ammazzato il campionato. Parisi in ottica Napoli? Un giocatore di prospettiva, la dirigenza azzurra ha lavorato spesso con quella dell’Empoli e quando hanno pescato nella loro squadra, si sono sempre ritrovati ottimi giocatori. Dunque, se puntano su di lui è perché avranno visto qualità importanti. Dionisi sulla panchina partenopea? Ha dimostrato di avere idee chiare di gioco, ma ha disputato la B per pochissimo tempo, e allenare una squadra in Champions come il Napoli è diverso. Un passaggio intermedio potrebbe essere la cosa migliore per la sua carriera. Scelta di Prandelli di lasciare la Fiorentina? Ha capito che non poteva dare alla squadra più di quello che aveva dato, è stata una scelta professionale e di amore per la Viola. Al giorno d’oggi non si vedono questo tipo di gesti, anzi, i tecnici aspettano il benservito dalle società”.

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