Milik: “Sogno i grandi club, a Napoli la situazione si era fatta difficile”

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Arkadiusz Milik è al Marsiglia, ma non chiude la porta a niente e nessuno. L’attaccante polacco ha rilasciato una lunga intervista a L’Equipe (riportata da il CdS) ed ha parlato anche del possibile passaggio alla KJUve e del suo addio al Napoli. “Oggi sono al Marsiglia ed è tutto quello a cui penso. Ovviamente ho dei sogni e voglio giocare nei migliori club del mondo. È il mio scopo. Allora mi dico: domani, dopodomani, cosa devo fare per essere in questi club tra due anni? Forse tra due mesi? Il percorso è dare il 100% ogni giorno, essere pronti per ogni partita e migliorare. Nel calcio, due mesi sono tanti e due anni sono un’infinità. Dieci anni fa stavo iniziando, ero un diciassettenne, oggi ne ho già 27, sono un altro giocatore, un’altra persona, ma ho ancora voglia di crescere, crescere e crescere. Se mi piace un club in particolare? Voglio giocare nei club più grandi. Vedremo. Per ora voglio mettermi in mostra qui e voglio essere ricordato a Marsiglia“.

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Milik ha poi cominciato a parlare dell’addio al Napoli: “Prima di venire qui sapevo che il Marsiglia fosse un grande club, con una ricca storia. Avevo giocato un’amichevole con il Napoli al Vélodrome (1-0 per gli azzurri, nell’agosto 2019, ndr) e qui ho anche giocato due volte durante Euro 2016. I tifosi sono fantastici, così come lo stadio. Stavo vivendo una situazione davvero difficile a Napoli, non ho più giocato per mesi. Non voglio entrare nei dettagli, ma è stata dura. Sono venuto a Marsiglia per giocare, per godermi il calcio, per stare bene. Penso anche all’Europeo. Voglio essere pronto“. Poi ha proseguito: “Il Marsiglia è un grande club, ma sì, sono in una situazione un po’ strana. L’estate scorsa il Napoli mi disse che se non avessi prolungato il contratto, sarei partito. Volevo mettermi alla prova altrove, volevo andarmene. Alla fine le cose non si sono sviluppate come avevo sperato, anche la pandemia non ha aiutato. A gennaio il Marsiglia è stato il club che mi ha voluto di più. Ho pensato che fosse una buona opzione per me venire qui a giocare. Non potevo aspettare fino alla prossima estate. Sì, sarei stato libero e forse avrei potuto scegliere un club più grande. Ma non giocare per un anno sarebbe stato troppo. Mi mancava il campo“.

Pur non volendo entrare troppo nello specifico, Milik ha comunque affrontato l’argomento dei suoi ultimi mesi a Napoli: “È molto difficile non essere in grado di fare ciò che ami, ti senti male. Ero molto frustrato, anche perché c’erano altri giocatori nella mia situazione che si sono rifiutati di prolungare e continuavano a giocare. Sono stato messo da parte, ma stavo cercando di concentrarmi sul resto. La squadra è sempre stata buona con me, anche lo staff. Ho ancora degli amici lì“. E ancora: “Tutto quello che vedo è che molti giocatori si trovano in questa situazione. Prendiamo uno dei club più grandi del mondo, il Bayern Monaco, dove Alaba si è rifiutato di prolungare. Gioca comunque e dà il 100%. Ma non ne voglio più parlare, voglio pensare al Marsiglia e non arrabbiarmi pensando al passato. Se in quel momento ero preoccupato per la mia carriera? No, ero sicuro di trovare un club. Ma non volevo più stare sul divano, volevo essere in campo. La mia decisione è stata di non aspettare l’estate per svincolarmi e andare dove volevo, ma di partire a gennaio per trovare un club dove poter giocare“.

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