INCUBO COVID: torna il rischio di uno stop al Campionato

Un anno fa il calcio chiudeva gli stadi e si avviava  allo stop di tre mesi: oggi con i contagi in risalita  i nostri dirigenti continuano, come allora, a litigare

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Il Covid quasi scomparso. Riappare con i primi freddi. E con lui i “furbetti del protocollino”. Finché i club non avevano contagiati (o erano rari) nessun problema, poi fatta la legge, trovato l’inganno. Lega, Figc e Coni non aiutano, anzi, complicano. Il protocollo si doveva aggiornare, qualcuno ha ciurlato nel tampone, ci sono Asl interventiste e altre isolazioniste. Navigazione a vista. Ecco, qui siamo, un anno dopo. Il calcio continua a litigare, dal protocollo ai diritti tv/fondi. Però almeno è coerente, è stato sempre un po’ stronzo e non ha mai finto di essere migliore, come quelli che cantavano dalle finestre o come quelli che non hanno risolto nulla.
Ieri il Governo ha rivelato ci sono un milione e mezzo di vaccini fermi nei frigoriferi su 6 milioni e mezzo distribuiti. Forse Ciccio Caputo quel cartello eviterà di rimetterlo, ma il calcio, almeno, qualcosa ha distribuito. Partite, discussioni, spettacolo. Un briciolo di contentezza.  

Factory della Comunicazione

A cura di Roberto Perrone (CdS)

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