Aspetta il Napoli in Europa, Granada. Una meraviglia andalusa. Una città bellissima che unisce modernità a tradizione e che attende gli azzurri di Fabian Ruiz, dell’ ex Reina, di Albiol, del “Granaino” Jose Callejon. Stando a quanto si legge su Il Napolista, una città che, prima di recarsi allo stadio (in tempi no Covid, ovviamente) sarebbe un sacrilegio non visitare: “Una cittadina di circa 200.000 anime, freddissima in inverno bollente in estate, stracolma di turisti che vengono da ogni parte del mondo a visitare l’Alhambra, ad assaggiare i boquerones, gli arroces, la birra gelata, i churros del pomeriggio e i gin tonic della notte. Questa è la città che ospiterà gli azzurri il prossimo febbraio, una tifoseria calda, passionale, madridista fino a pochi anni fa, quando col nuovo corso Granada è assurta a fasti calcistici a cui non è abituata. Una semifinale di Copa del Rey che ha infiammato le strade, i condomini della periferia e gli appartamenti del centro decorati dal bianco e dal rosso, il primo posto in classifica 12 mesi fa, la qualificazione in Europa League e il passaggio ai sedicesimi”