FIFA – Processo in Svizzera: Chiesti 28 mesi al presidente del PSG

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Avrebbe ottenuto i diritti televisivi dei Mondiali del 2026 e 2030 corrompendo l’ex vice di Blatter. Al processo in corso al tribunale penale federale di Bellinzona il pubblico ministero ha chiesto una pena di 36 mesi per Jerome Valcke. L’ex segretario generale della Fifa accusato di amministrazione infedele aggravata, falsità in documenti e corruzione passiva. E al presidente del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi e a un uomo d’affari greco il procuratore federale Joel Pahud ha invece chiesto rispettivamente 28 e 30 mesi per istigazione all’amministrazione infedele e corruzione.

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E’ il vento che sta soffiando sugli scandali del calcio internazionale e sta scompigliando l’ordine e l’equilibrio ai vertici del calcio. Secondo l’accusa, Al-Khelaifi avrebbe ottenuto tramite BeIN Sports, un network televisivo di sua proprietà, i diritti televisivi per i Mondiali del 2026 e del 2030 attraverso la concessione di alcuni benefici. Soldi sì, ma anche una villa in Sardegna.

L’Equipe ha raccontato come Al-Khelaifi avesse acquistato la casa per 5 milioni di euro tramite una società ceduta quasi subito al fratello di uno dei suoi più stretti collaboratori, prima di renderla disponibile per Valcke. Tra i due, poi, è bastato un accordo privato, a condizioni presentate dalla difesa come «molto vantaggiose». Domani è prevista l’arringa della difesa, la sentenza a fine ottobre. Fonte: CdS

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