A MENTE FREDDA (RUBRICA)-Tutte le curiosità su Napoli-Lazio

Analisi sulla sfida tra azzurri e biancocelesti

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Napoli-Lazio: nella gara di andata i partenopei non hanno demeritato ma sono usciti sconfitti dall’Olimpico a causa di un errore di Ospina.

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Con la gara di ieri sera tra Napoli e Lazio è terminato il campionato di Serie A più complicato di sempre a causa di una pandemia che ha costretto le squadre a giocare ogni tre giorni nel caldissimo mese di luglio. Ecco tutte le curiosità della sfida terminata 3-1 per i partenopei:

  • Due problemi: il Napoli prende sempre gol (e quando non succede è perché il Var ne annulla quattro) e i problemi si chiamano innanzitutto Koulibaly e Manolas (due autentiche sciagure quando giocano insieme). Speriamo che Gattuso sulla panchina abbia compreso in funzione della gara col Barcellona che Maksimovic è indispensabile.

 

  • La paura  di Lorenzo: Insigne vive una delle serate più contrastanti della stagione. Prima si divora il gol nel primo tempo, poi trasforma il suo quinto rigore stagionale, infine l’infortunio che lascia tutta Napoli col fiato sospeso. Forza Lorenzo fai un miracolo!

 

  • Sette volte grazie: era la sera del numero 7. Dopo sette stagioni in maglia azzurra e sette reti realizzate nelle ultime due stagioni indossando la maglia numero 7,  Josè Maria Callejon è al passo d’addio con la maglia azzurra. Nessuno toglierà i meriti a questo ragazzo per quanto fatto soprattutto nei primi cinque anni, grazie di cuore ma adesso è giusto cedere il testimone a Politano.

 

  • Il gioiello spagnolo: terza rete in campionato per Ruiz che quando centra la porta lo fa col suo marchio di fabbrica. Un sinistro da fuori che, nonostante la leggera deviazione di un avversario, diventa imparabile. Nella prossima stagione si ripartirà da lui con l’obiettivo ambizioso della doppia cifra, perché è arrivato il momento di spiccare definitivamente il volo.

 

  • -30: fa riflettere come il Napoli in due stagioni abbia avuto un calo di rendimento di ben 30 punti (-14 un anno fa e -16 in questa stagione). Un netto calo con gli azzurri che sono passati dal secondo al settimo posto in classifica, la coppa Italia salva la stagione ma serve un vero miracolo in chiave Champions.

 

  • La vera prova di Rino: non è stato il finale di stagione e non sarà la sfida di sabato prossimo a Barcellona a determinare il valore di Gattuso (che ha fatto nettamente meglio del suo predecessore). Gattuso dovrà dimostrare di essere cresciuto nella prossima stagione, dal mercato alla preparazione estiva, sicuramente sulla scelta del centravanti c’è stato il suo placet.

Articolo a cura di Marco Lepore

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