L’errore di Fabbri ha portato a galla il problema dell’AIA: La qualità è scesa

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Arbitri e Var “lockdown”

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L’errore di Michael Fabbri di mercoledì ha fatto deflagrare la questione arbitrale post ripresa del campionato. Arbitraggi spesso non sufficienti. In altri casi assolutamente deficitari da un punto di vista tecnico, adesso anche incredibili e difficili pure da spiegar per gli stessi vertici della CAN. Rizzoli, dopo Roma-Parma, era furioso. Lo hanno capito bene i suoi più stretti collaboratori, in un incrocio di telefonate che si addice ai momenti di crisi vera. Il problema, però, al di là dei singoli episodi, ha varie sfaccettature, radici antiche e addentellati più recenti, mancanze gravi e qualità che negli ultimi anni è scesa (e scenderà ancora alla fine di questa stagione) per motivi fisiologici che nessuno è stato in grado di prevenire e programmare. Un gruppo, quello di Serie A (ma in questi casi, l’effetto-cascata è molto più di una semplice ipotesi), che appare provato, disorientato, animato più da presunzione che voglia di mettersi in discussione. Fabbri, ahilui, è solo l’ultima punta dell’iceberg... Fonte: CdS

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