Bruscolotti in piazza, la delicata questione delle agenzie di scommesse

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Quando ha concluso la carriera da calciatore 32 anni fa, Beppe Bruscolotti si è dedicato in prima persona all’agenzia di scommesse in viale Augusto, a poche centinaia di metri dallo stadio San Paolo. L’ex capitano del Napoli scende stamattina nuovamente in campo, alle ore 11, ma in piazza Plebiscito: davanti alla Prefettura ci sarà la protesta dell’Agsi (Associazione gestori scommesse Italia). «Chiediamo che siano ascoltate le nostre ragioni, il governo ci ha ignorato in tutti i suoi decreti», spiegano il presidente Pasquale Chiacchio e il suo vice Bruscolotti. «Dall’8 marzo siamo ignorati dal governo: non è stato previsto alcun contributo e non c’è un’ipotesi di riapertura dei nostri locali. E, per inciso, è stata stabilita un’ulteriore tassa dello 0,5 per cento sulle scommesse in favore delle attività sportive: dunque, vi sarà un ulteriore aggravio per la nostra categoria che sta subendo notevoli danni. Non comprendiamo le ragioni di questo atteggiamento da parte del governo. Non c’entra il discorso dell’interruzione delle attività sportive in quasi tutto il mondo perché sabato scorso è ripartita la Bundesliga e presto ricominceranno gli altri campionati, oltre alle gare di ippica. Noi siamo pronti ad operare in assoluta sicurezza negli ampi spazi dei nostri locali, che vanno dai 100 ai 300 metri quadrati. Ci sorprende l’atteggiamento del governo perché a inizio marzo la nostra categoria ha definito i termini di una legge regionale con la Regione Campania che andrà in vigore dal 3 giugno, in cui sono tra l’altro fissate regole per orari e distanze delle agenzie valide su tutto il territorio: in questo caso abbiamo trovato sintonia con i rappresentanti del governatore De Luca».

Il Mattino

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