UNITI? VA DIMOSTRATO
La Serie A, dunque, attende dopo che si è dimostrata compatta anche venerdì scorso a favore della ripresa. Questa è la linea che Dal Pino si aspetta sia portata avanti da tutti. Ecco perché a lui, ma anche ad altri presidenti delle società, non saranno piaciute le dichiarazioni di ieri di Urbano Cairo.
Il presidente del Torino ha spiegato: «E’ importante pensare anche alla prossima stagione perché il tempo passa velocemente e la situazione è molto grave. Sono uno dei 20 associati della Lega e non so se il campionato ripartirà. Ci sono dei tentativi con gli allenamenti individuali e, dal 18 maggio, con quelli di gruppo. Su questo tema è bene che parlino la Lega e il Governo che sta facendo il possibile. L’aspetto fondamentale è che sia adottato un protocollo totalmente sicuro. Il calcio deve ripartire, ma in sicurezza: non è giusto mettere a repentaglio la salute dei giocatori o di chi è intorno alla squadra».
Di diverso tenore le parole dell’ad del Bologna Fenucci a Radio 24: «Non sono i virologi a darci indicazioni sulla chiusura del campionato, ma la decisione e l’indirizzo devono essere della politica. Il calcio non può essere trattato in questo modo, ci sono milioni di italiani che lo seguono con passione e poi è un’industria che fattura 14 miliardi di euro… Come Lega, vogliamo tornare a giocare». Fonte: CdS