ESCLUSIVA – Francesco Maglione (avvocato): “Per il calcio italiano la prossima settimana sarà decisiva”

All'interno l'intervistato all'avvocato ed ex dirigente di Savoia e Ancona

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La prossima settimana per il calcio italiano sarà una settimana decisiva, per stabilire se e quando si potrà tornare all’attività agonistica. Si passerà dalla disamina del protocollo, ai decreti legge del Governo per salvaguardare le categorie così dette minori. Di questo ma anche della sua esperienza in passato al Savoia calcio, ilnapolionline.com ha intervistato l’avvocato Francesco Maglione.

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Per il calcio in generale, oggi era una giornata di aggiornamenti per tentare di riprendere a livello agonistico. Quali le novità in merito? “Oggi era una giornata interlocutoria, difficilmente ci potevano essere verdetti definitivi, su un tema importante come la ripresa dell’attività agonistica. Certamente la prossima settimana sarà decisiva per avere dei responsi in merito. Domani ad esempio si analizzerà il protocollo redatto dalla Figc e dal comitato scientifico nelle scorse settimane, giornata importante per trovare l’intesa, sui vari punti che si discuteranno e riprendere le sedute di allenamento. A livello singolo non ci dovrebbero essere problemi visto che il Governo ha emanato il decreto nella giornata odierna, ma piuttosto per il ritorno per gli allenamenti in gruppo che dovrebbero avvenire il 18 Maggio. Se si dovesse arrivare a questo secondo passaggio, non si esclude anche di tornare al calcio giocato, elemento importante per l’intero movimento. In più c’è la giornata di mercoledì dove dovrebbe essere emanata la legge di Aprile, passaggio per il mese attuale, dove il Governo dovrebbe contribuire a livello economico per le categorie così dette minori come la serie C, i Dilettanti, che comprende anche il calcio femminile. Quindi possiamo dire che sarà una settimana determinante per dire se e quando il calcio potrà riprendere, oppure sospendere il tutto. Se tutto ciò non dovesse avvenire, si rischia un problema economico per le varie categorie e di conseguenza a forte rischio per molte squadre di iscrizioni e non solo”.

In queste settimane si è sentita tanta demagogia sul mondo del calcio, da entrambe le parti. Cosa ne pensi in merito? “Direi che entrambe le parti c’è stata troppa demagogia, non ti saprei dire chi ha sbagliato di più. In campo politico forse si è calcato la mano in alcuni momenti, ma anche il mondo del calcio si dovevano pesare di più le parole. C’è da dire anche che in questo momento il nostro movimento è importante, non solo un passatempo, come in molti hanno detto, però non è al tempo stesso la priorità del paese. Come dice il protocollo redatto nelle scorse settimane, troppi i tamponi che verranno utilizzati dai calciatori, quando si possono utilizzare anche per le altre attività del paese. L’aspetto importante è che si possa trovare una soluzione per il calcio, la prossima settimana da questo punto di vista sarà decisiva e quindi si naviga a vista e si tireranno le somme”.

In passato sei stato dirigente del Savoia e dell’Ancona e spesso hai sfidato il Napoli. Che ricordi hai di quelle partite. “Mi fa piacere che tu me lo hai chiesto, così cercherò di sdrammatizzare e di tornare indietro nel tempo. Intanto vorrei fare un grosso in bocca al lupo al Savoia, dove so che il presidente attuale si sta facendo rispettare a livello Federale. Il rischio forte è che il campionato Dilettanti non possa terminare a livello agonistico e mi farebbe piacere un ripescaggio per il club di Torre Annunziata, società sana e che meriterebbe il salto di categoria. Tornando alla tua domanda, non posso mai dimenticare i derby contro il Napoli, perdemmo di misura all’andata e pareggiamo al San Paolo, risultato che costò la promozione in A da parte degli azzurri. Anche come dirigente dell’Ancona, fu incredibile il successo per 1-2 al San Paolo. Sempre parlando del Savoia, l’attuale capitano è Ciro Poziello, figlio d’arte, che conosco dai tempi del Giugliano, all’epoca era un club autoctono con tanti atleti del luogo, come l’Athletic Bilbao. Fu un’esperienza fantastica, visto che l’anno prima conquistammo la B, ai danni di squadre come il Palermo e la Juve Stabia e salire di categoria, fu davvero un risultato a dir poco incredibile. Quindi ti ringrazio per avermelo chiesto, perchè ho dei ricordi fantastici della società campana”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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