Così è il #resto a casa degli Arteteca: «Pizze fritte e casatielli poi balliamo con Sara»

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Vietato parlare di tempo libero in casa di Vincenzo Iuppariello e Monica Lima, in arte gli «Arteteca», duo comico napoletano protagonista al cinema e sul palco di Made in Sud. Perché da 17 mesi a questa parte nella loro vita è entrata Sara che ha monopolizzato l’attenzione sotto ogni punto di vista. Tanto più in questo momento che il coronavirus costringe tutti in casa. Non si esce ok, ma il tempo per annoiarsi, o anche solo per rilassarsi un po’, non c’è nemmeno per un attimo. Ecco i due comici nell’intervista de “il Mattino”. 

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Genitori a tempo pieno? «Assolutamente sì. La nostra attività principale è quella di stare con la bambina: Sara si prende buona parte del tempo. Questa situazione non è facile per noi adulti, figuriamoci per i bambini, anche perché lei è abituata a stare sempre in giro».

Il momento clou della giornata? «Alle 18.30 parte la baby dance. Per un’ora si balla e basta. Tanto è vero che la signora dell’appartamento accanto all’inizio si chiedeva cosa stesse succedendo, poi ha capito che partiva la discoteca».

Dite la verità: provate a sfinire la piccola Sara in vista della notte... «Fortunatamente la notte dorme. Va a dormire tardi, ma dorme».

Quindi inizia la libertà: come la impiegate? «Vediamo la t.v. Ma abbiamo gusti diversi».

Ovvero?

Enzo: «Io preferisco i documentari e i film di fantascienza».

Monica: «Per me sono meglio le commedie e le serie tv che mi piacciono assai».

Un’attività che fate insieme? «Curiamo i social che oramai sono diventati il nostro lavoro. Abbiamo notato che in questo periodo di quarantena, con tutte le persone che sono a casa, stiamo raggiungendo moltissimi utenti. Numeri altissimi, che non facciamo manco in tv».

In particolare che cosa è che piace di più?

Enzo: «Alla gente interessa molto la nostra quotidianità. Mettiamo cose in cui si rivedono moltissime persone. Se Monica fa uno sfogo sulle problematiche delle donne, tutte si sento chiamate in causa».

Monica: «È come se si rivedessero nelle mie situazioni. Anche perché siamo una famiglia molto normale».

In che senso? «Non viviamo in una casa stratosferica, anzi: abbiamo solo un terrazzino minuscolo, ma ha il suo perché».

A proposito, Monica: come si fa con il famoso shatush ai tempi del coronavirus?

Monica: «Oggi lo shatush è l’ultimo dei miei problemi. Sto inguaiata con ricrescita, peli, unghie. Un disastro. Anzi, vorrei lanciare una proposta: si può?».

Prego...

Monica: «Si può pensare di fare uscire le donne un giorno prima degli uomini? Ovviamente quello stesso giorno devono anche riaprire parrucchieri ed estetisti».

Proposta interessante. Mentre in cucina le cose vanno meglio? «Siamo sempre stati inesperti in materia e in questo periodo in cui per necessità ci siamo cimentati, le cose sono solo peggiorate».

Davvero?

Enzo: «Diciamo che c’è solo più amore verso la cucina. Se ora provo a fare un piatto almeno stavolta ci metto più amore».

Risultati? «Abbiamo provato a fare pizza e casatiello: è andata così e così».

Dolci? «No, quelli è una tragedia. Ma perché abbiamo un problema: in casa nostra non cresce niente. Non abbiamo capito se è un problema di umidità o forse perché siamo bassi noi».

Ma veniamo un po’ al vostro lavoro: vi manca? «La cosa peggiore è stare senza pubblico. È per questo che proviamo a mantenere il contatto tramite i social. Ma senza live il nostro lavoro muore. Non siamo delle web star. Abbiamo iniziato e amiamo questo lavoro per i live. Cinema, tv e social sono diventate cose in più, una sorta di vetrina, ma a noi piace stare in mezzo alla gente. Siamo consapevoli del fatto che il nostro settore probabilmente sarà tra gli ultimi a ricominciare. Ma speriamo che si ricominci».

Perché? «Altrimenti ci dobbiamo reinventare. Ma il problema è che non sappiamo fare nient’altro».

Da quanto tempo siete in casa?

Enzo: «Da poco… Non usciamo di casa dal 24 febbraio».

Monica: «Sara ha avuto un po’ di febbre prima che iniziasse la chiusura di tutto e quindi, già da quel momento, eravamo in casa. Ora anche la spesa ce la facciamo portare».

La prima cosa che farete alla riapertura di tutto? «Andremo a riabbracciare i nostri genitori. Non li vediamo dal 24 febbraio. E soprattutto, i nonni, non vedono la piccola Sara da allora».

E poi?

Monica: «A me mancano molto le passeggiate all’aria aperta con Sara».

Enzo: «Amiamo molto viaggiare e in questo periodo ne parliamo spesso in modo nostalgico».

Quindi prossimo viaggio? «Dovunque. Va bene tutto! Anche Formia quest’estate andrebbe benissimo. Se poi c’è la possibilità di muoversi un po’ in più, magari la Sardegna. Ma per noi la meta è indifferente»

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