ESCLUSIVA – L. Di Guglielmo (dif. Empoli Ladies): “Contro la Florentia, ci vorrà il cinismo per spuntarla nel derby”

All'interno l'intervista del terzino dell'Empoli Ladies

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Il campionato di serie A femminile quest’anno è davvero avvincente, partite mai banali e partite avvincenti, senza un pronostico certo. Oltre le big, ci sono anche le sorprese come l’Empoli Ladies e la Florentia che sabato si sfideranno nel derby toscano. Questo e sul movimento femminile ilnapolionline.com ha intervistato il terzino del club empolese Lucia Di Guglielmo.

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Nel tuo ruolo di terzino destro/sinistro, quali sono da sempre i modelli ai quali ti ispiri? “Devo essere sincera non ce ne è uno in particolare, ma se dovessi farti un nome nel campo maschile ti direi Daniel Alves del Psg. Lui non è solo un grande giocatore, ma ha una grinta pazzesca. Nel femminile invece le calciatrici della nazionale Alia Guagni ed Elisa Bartoli”.

Com’è nata la tua passione per il calcio? “All’età di sette anni iniziai a giocare con i maschi e questo fino all’eta di 14 anni. Da quel momento sono entrata a far parte del calcio femminile dove ho fatto tutta la trafila dell’Empoli Ladies, anche se in passato si chiamava prima Valdarno e a seguire Castelfranco”.

Quanti tifosi vi seguono in casa e nelle gare in trasferta? “Di solito al Centro Sportivo Monteboro sono in tutto tra le 100 e le 200 persone a riempire soprattutto la zona della Tribuna. In trasferta? Dipende, si passa dalla decina fino alla cinquantina di tifosi come fu per la sfida contro l’A.s. Roma. L’aspetto positivo è che c’è la giusta passione per seguire il nostro movimento e questo ci spinge a dare sempre il massimo”.

Ti aspettavi questo inizio di stagione da parte dell’Empoli Ladies? “Devo essere sincera nei tuoi confronti, non me lo aspettavo. Anzi nessuno della squadra pensava fino a questo punto, però al momento stiamo dando tutte più del previsto ed è al momento una splendida classifica. Abbiamo giocato alla pari contro la Juventus e l’Inter, due compagini nettamente superiori a noi, però fummo sconfitte per questione di episodi. La vittoria di sabato contro l’Hellas Verona è stata nettamente ma non deve ingannare il punteggio. Sul piano del gioco non siamo state brillante come nelle gare precedenti, ma siamo state ciniche sotto porta, aspetto che ci auguriamo di avere anche nelle prossime gare”.

Conosciamo mister Alessandro Pistolesi come allenatore, meno fuori dal campo. Che persona è? “Io lo conosco da tanti anni il mister e ti posso dire che per me è come se fosse un secondo babbo. Lui per noi ragazze ci stimola a dare sempre il massimo in campo e giustamente è ambizioso. Sta da tanto tempo nel mondo del calcio femminile e penso che meriti i giusti elogi per aver fatto tanto per l’Empoli Ladies ma non solo”.

Il presidente Fabrizio Corsi segue le vostre gare, lui che ha portato la squadra maschile a grandi livelli fino alla serie A? “Il presidente Corsi crede molto nel movimento femminile, quindi segue anche le nostre gare. Lui ha fatto e sta facendo tanto per l’Empoli calcio e non manca il suo sostegno alla nostra squadra. Siamo contente di questo e quindi daremo sempre il massimo per questi colori sociali”.

Domenica pomeriggio a Monza Milan-Juventus è stato uno splendido spot per il movimento femminile. E’ la strada giusta per il calcio italiano in rosa? “Sono contenta che si vedano anche nel calcio femminile partite di questo livello, una partita davvero fantastica, ricca di gol ed emozioni. E’ chiaro che non è il livello del calcio maschile, però c’è la voglia di noi calciatrici di dare il nostro contributo alla definitiva crescita. Dovessimo passare al professionismo, allora anche l’ultimo gradino sarà definitivo scalato”.

Prossimo turno sarà il derby contro la Florentia, loro reduci dal successo contro l’A.s. Roma. Che partita prevedi? “L’aspetto che loro abbiamo sconfitto l’A.s. Roma fa intendere che il livello della serie A femminile si è alzato e non di poco, perciò è una squadra in forma. Essendo un derby per noi è una partita speciale, perciò daremo il massimo per ottenere un buon risultato. Ci vorrà il giusto cinismo, perché non ci saranno tante occasioni per far gol, con questa ricetta si potrà uscire dal campo con un buon risultato”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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