I casi e le tante ombre di un mercato definito da “10”

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Il mercato, quello di qualche mese fa. James Rodriguez, Icardi , Pépé…Il crac è stato un altro, Lozano. Due gol (alla Juve e al Salisburgo) e un assist per Milik il modesto bottino. Il messicano ha qualità, ma è opportuno chiedersi se fosse l’uomo che serviva ad Ancelotti o se è stato acquistato nella prospettiva di congedare Callejon.  Manolas è stato scelto come sostituto di Albiol. Lo hanno frenato problemi fisici e tattici perché non è riuscito ancora a formare con Koulibaly quella che doveva essere una coppia centrale d’acciaio. Un KK, che anche nella seconda parte della scorsa stagione era calato, dopo l’infortunio di Albiol, l’ultimo leader di una squadra che ha un grave deficit di personalità. Il mercato, definito da «10», doveva dare grandi risultati sul campo. Questo ancora non è. Il team dirigenziale, elogiato da Ancelotti, non si è concentrato su due caselle da coprire: un’alternativa a Mario Rui per la fascia sinistra e un’altra per Allan. Quando si è fermato il portoghese (peraltro in lista di sbarco fino a metà luglio), è stato necessario spostare Hysaj, Di Lorenzo, Luperto su quella fascia: insomma, arrangiarsi. Per il centrocampo è arrivato Elmas, giovane macedone che non può sostituire Allan perchè non ne ha le caratteristiche. Queste carenze potranno essere coperte a gennaio? Di solito nel mercato di riparazione il Napoli non è mai stato molto attivo, ma adesso potrebbero esserci cambiamenti e scorie da dover eliminare dallo spogliatoio, perciò…

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Il Mattino

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