Il Mattino – Lorenzo Insigne, un addio al malumore

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Nei giorni scorsi si è parlato di “mal di pancia”. Malessere strumentale con vista sul futuro, magari lontano da Napoli. Lontano dalla sua Napoli. Difficile, però, immaginare che sia così. Tanto più che ora è lui il capitano degli azzurri. In stagione, dopo che Ancelotti lo ha spostato dall’esterno per accentrarlo nel vivo dell’attacco, ha trovato la porta con più continuità e il gol, si sa, è la miglior medicina per qualunque genere di malattia. Le reti sono già 9 in campionato, 3 in Champions e una in Europa League. Insomma: se avesse fatto centro anche in Coppa Italia, sarebbe stato en plain. Poco male, c’è ancora tempo per rifarsi e arricchire il proprio bottino personale. A partire da domani, quando Ancelotti lo schiererà ancora dall’inizio. Cosa che invece non era accaduta nella partita di andata e che certamente non gli aveva fatto piacere. Perché stare in panchina non piace a nessuno, me che meno a Lorenzo che veniva dal palo centrato su rigore contro la Juventus. Quell’esclusione non deve avergli fatto troppo piacere, ma da buon capitano e uomo di spogliatoio non ha alzato la voce. Si è messo al servizio dell’allenatore e della squadra, entrando in campo nel finale e offrendo il proprio contributo con la massima professionalità. Fonte: Il Mattino

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