Insigne: “Ecco cosa direi ad un bambino napoletano sul calcio…”

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Dall’intervista del Cds

Factory della Comunicazione

Se dovesse dire a un bambino napoletano che cosa è il calcio, cosa gli direbbe?
«Io gli direi di fare sacrifici fin da bambini, perché io ne ho fatti tanti. Ho rifiutato discoteche, serate con i miei amici perché anche da piccolo giocavo alla scuola calcio la domenica e il sabato sera andavo presto a letto, alle otto. Lo facevo perché avevo già il desiderio fortissimo di diventare calciatore. I sacrifici alla fine pagano. La gente mi vede ora che gioco nel Napoli, che guadagno tanto, con la maglia del Napoli e dice che sono fortunato. Li capisco ma io sento che non è fortuna ho fatto tanti sacrifici per arrivare fino a qua e continuerò a farli, perché giocare al calcio è sempre stata la mia passione. Poi bisogna dire a questi ragazzi che “sacrifici” e “sognare” sono le due parole fondamentali. Non solo nel calcio, nella vita».

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