Serie B play-off: Cittadella-Carpi 1-2, i ragazzi di Castori raggiungono il Frosinone in semifinale

Il Carpi batte il Cittadella che non è riuscito a reagire dopo le reti dei romagnoli.

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Lunedì 22 maggio ore 20:30

Factory della Comunicazione

Cittadella-Carpi      1-2      Lollo (CA) 33′, Mbakogu (CA) 65′, Iunco (CI) 67′

 

Formazioni:

CITTADELLA (4-3-1-2): Alfonso, Salvi, Pelagatti, Pascali, Pedrelli, Valzania, Iori, Bartolomei, Chiaretti, Arrighini, Litteri.

A disposizione: Paleari, Schenetti, Varnier, Strizzolo, Pasa, Martin, Paolucci, Iunco, Kouame.

Allenatore: Venturato.

 

CARPI (4-4-2): Belec, Struna, Poli, Gagliolo, Letizia, Lollo, Bianco, Jelenic, Di Gaudio, Mbakogu, Lasagna.

A disposizione: Colombi, Sabbione, Concas, Beretta, Seck, Pasciuti, Romagnoli, Mbaye, Fedato.

Allenatore: Castori.

 

Primo tempo. Iniziano oggi i play-off con lo spareggio tra Cittadella e Carpi con la vincente che affronterà il Frosinone il 26 maggio. In caso di pareggio nei 90 minuti si giocherebbero i supplementari e se anche dopo i 120 minuti nessuna delle due squadre dovesse essere in vantaggio a passare sarebbe la squadra posizionata meglio in classifica, in questo caso sarebbe il Cittadella classificatosi al sesto posto. Passano appena 20” e Bartolomei serve Arrighini che in area incrocia sfiorando il palo, al 3′ ci prova Valzania ma la difesa del Carpi respinge il pallone. All’8′ Chiaretti ci prova col sinistro ma la conclusione del giocatore del Cittadella è troppo debole e viene bloccato da Belec, passa un minuto e arriva la prima palla goal per il Carpi con Di Gaudio che dopo essersi liberato in area incrocia il tiro ma Alfonso si supera e devia in corner. Al 17′ Di Gaudio dopo una progressione sulla sinistra mette in mezzo un cross rasoterra molto pericoloso ma il primo ad arrivare sul pallone è Iori che libera l’area anticipando gli attaccanti romagnoli, passano 3 minuti e il Cittadella sfiora l’autorete con Iori che per anticipare Lasagna rischia di insaccare nella propria porta ma Alfonso si rende protagonista di un altro intervento prodigioso. La gara è molto equilibrata e vive di fiammate con le squadre molto ordinate in campo dove fino alla mezz’ora nessuna delle due squadre è riuscita a imporre il proprio ritmo alla gara, al 33′ il Carpi la sblocca con Lollo che dai 35 metri mette il pallone sotto l’incrocio con Alfonso incolpevole. Al 37′ ancora una volta Di Gaudio si rende protagonista di una buona percussione ma la difesa del Cittadella riesce ad allontanare il pallone, nel finale di tempo è ancora il Carpi a comandare il gioco con Lasagna e Di Gaudio a tratti incontenibili col Cittadella chiamato a reagire per recuperare il passivo.

 

Secondo tempo. Nella ripresa è sempre il Carpi che manovra nella metà campo avversaria e al 50′ uno scatenato Di Gaudio si libera e sfodera un destro da fuori area che la difesa granata riesce a deviare, al 54′ il Carpi sfiora il raddoppio con Lasagna che all’altezza del dischetto calcia in porta ma Alfonso compie un vero e proprio miracolo in due tempi. Ora i veneti sono in grande difficoltà e non riescono a rispondere agli attacchi dei romagnoli, al 65′ Mbakogu raddoppia per il Carpi battendo Alfonso in uscita dopo aver finalizzato un contropiede fulmineo ben orchestrato da Letizia. Passano due minuti e il Cittadella accorcia subito le distanze con Iunco che dopo aver ricevuto da Valzania con un colpo di testa batte Belec, dopo il goal i veneti sembrano essersi ripresi e adesso cercano con maggiore convinzione il pareggio con Schenetti al 72′ ma il tiro del giocatore del Cittadella termina alto sopra la traversa. Al 79′ doppia occasione per il Cittadella prima con Iori sul quale interviene Belec e poi su Valzania che raccoglie la respinta ma l’estremo difensore del Carpi salva un goal praticamente fatto, nel finale l’arbitro assegna be 6 minuti di recupero nei quali i veneti cercano il goal del pari senza successo. Arriva il triplice fischio del direttore di gara che sancisce la vittoria del Carpi che approda alle semifinali dei play-off dove affronterà il Frosinone.

 

A cura di Emilio Quintieri

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