Sarri: “Il destino di Gabbiadini non è deciso già…”

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Nella vecchia zona Cesarini, ora zona Napoli, ben oltre il 90′, Sarri riesce a rovesciare i destini e far precipitare le illusioni degli altri.

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Sarri, quanta sofferenza per conquistare questi tre punti? «Tanta. Ma non era facile affrontare la Sampdoria. Poi a un certo punto, vista la superiorità numerica abbiamo provato qualcosa di diverso (il 4-2-3-1, ndr): siamo stati bravi a non andare in confusione e a lottare fino alla fine».

Un successo, in ogno caso, assai tormentato? «L’atteggiamento mentale della ripresa, il modo con cui abbiamo lottato per rimontare lo svantaggio è per noi un grande salto di qualità. Abbiamo messo cazzimma, determinazione, cose che nel passato non abbiamo sempre avuto. Non si può sempre dare spettacolo».

Perché questo Napoli così brutto? «Il campo non era in buone condizioni, era impossibile girare la palla con la solita velocità, dovevamo sempre fare un passaggio in più e questo ha molto condizionato la nostra prestazione. Spero che il terreno venga sistemato il prima possibile. Ma non credo che sia una vittoria non meritata».

La Sampdoria, lo sa, è infuriata? «Magari lo sarei anche io se avessi perso una partita al 95’… Capisco Giampaolo e Ferrero, ma non credo che possano recriminare sul serio: se contiamo in tiri in porta, il Napoli è stato superiore».

Sono tanti gli episodi che contesta il presidente della Sampdoria«I cinque minuti di recupero ci sono tutti visto tutto il tempo che hanno perso nel corso dell’incontro, per noi c’era anche un’altra espulsione per un fallo su Mertens lanciato in porta e un altro intervento dubbio su Callejon. Silvestre non avrà fatto fallo, forse, su Reina, ma la sua intenzione era quella e magari l’arbitro ha avuto l’impressione che il contatto ci sia stato… In ogni caso neppure noi siamo così contenti per l’arbitraggio. Insomma, non credo che abbiano ragione a lamentarsi».

La gara l’ha decisa Tonelli, uno che fino ad adesso non aveva mai giocato. «Ora è pronto, era da un paio di partite che mi frullava in testa questa idea e sono contento per il suo gol. Resterà con noi, ha avuto pazienza ed è stato premiato. Non ho mai pensato di farlo andare via a gennaio».

Diverso il destino di Gabbiadini? «E chi lo dice? Sarà decisiva la sua volontà e quella del club, ma lui non mi ha mai detto che è pronto a dirci addio. Io lo tengo in grossa considerazione e la società non mi ha mai detto che vuole darlo via. Ma il mercato è lungo».

Però lui vorrebbe giocare esterno? «La sua interpretazione del ruolo d’esterno è diversa dalla mia: il ruolo d’esterno per qualità fisiche non gli si addice come il ruolo di prima punta. D’altronde la sua media realizzativa in questo anno e mezzo mi sembra piuttosto elevata».

Una vittoria come voleva lei, sofferta e sudata? «Non siamo stati brillanti come altre volte anche perché loro venivano a prenderci molto alti. E poi c’è anche il peso degli intensi allenamenti di questa settimana che ha avuto il suo peso».

Fonte: Il Mattino

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