L’ex azzurro Pecchia primo nel girone d’inverno

Pecchia crede ai suoi occhi: «Bel gioco, avanti tutta»

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Non perde la testa, Fabio Pecchia. Non l’ha fatto quando il Verona, dopo aver messo a soqquadro il campionato di B, aveva rallentato incappando nelle sconfitte pesanti con Novara e il Cittadella. Non lo fa nemmeno ora, con l’Hellas che si è rimesso a vincere e dispensare calcio sopraffino. Così, appena concluso il monologo con cui i gialloblù hanno schiantato il Cesena, dice: «Sono contento del gioco che abbiamo espresso, ma a essere sincero con il Carpi la squadra mi era piaciuta di più: abbiamo costruito otto pallegol, concedendo ai nostri avversari meno rispetto a quanto è avvenuto col Cesena. Era una gara che meritavamo di vincere e mi è spiaciuto che non siano arrivati i 3 punti». Colti regolarmente, peraltro, nella gara che ha chiuso il 2016 e il girone d’andata. Verona davanti a tutti, in attesa della ripresa di gennaio (il 21 l’Hellas sarà a Latina). Pecchia non ama bearsi dei risultati ottenuti. Tra Marcello Lippi e Rafa Benitez, due dei maestri alla cui fonte si è abbeverato, l’allenatore del Verona è il primo a sapere quanto il percorso resti impervio: «Va bene quel che abbiamo fatto, ora serve proseguire. E sono stato felice, per quel che riguarda la nostra prestazione con il Cesena, per il rendimento di Deian Boldor». Seminatore di idee, Pecchia, e plasmatore di uomini. Ha salutato l’anno schierando Zaccagni nel ruolo di esterno alto nel tridente e ha puntato su Boldor per rimpiazzare l’infortunato Caracciolo, mettendolo al fianco di Bianchetti, un altro che appare in crescita. E tutti i numeri sono dalla parte dell’Hellas e del suo timoniere. Il vertice solitario della classifica, i 40 gol segnati, poco meno di due a gara. Fonte: gasport

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