Palermo-Napoli, quando il gioco si fa duro Calleti è lì, e affonda il colpo, anzi due

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Palermo-Napoli, una partita dove gli azzurri hanno avuto la supremazia del campo dal primo minuto, è stata la giusta risposta a chi aveva ancora remore nei confronti di questo Napoli che si è rifatto la veste tessendo le trame per un futuro di grande qualità. Il Mattino analizza i vari reparti della squadra partenopea, è la volta dell’attacco.

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CALLEJON 8 – Contro il norvegese Aleesami si sa che gli Alesaami non finiscono mai. Ma non finisce mai Calleti sulla sua altalena, avanti e indietro, su e giù. E, nella serata di grazia, piazza due gol e sono quattro (due doppiette), un gol più di Higuain bianconero. Esce da protagonista al 69’.

MILIK 6 – Deve vedersela contro le due torri gemelle del Palermo (Goldaniga 1,93, Raikovic 1,91). Stavolta non trova lo spunto vincente. Milik ignoto. Torna carico di rabbia per i due pali colpiti con la Polonia. Chiuso in corner da Raikovic, l’unica occasione, poi una girata alta.

INSIGNE 7,5 – Chioma bionda alla Messi. A sorpresa gioca al posto di Mertens e brilla. Scugnizzo ritrovato. Va via in dribbling, si accentra, cerca il tiro, recupera in difesa (gran palla soffiata ad Embalo). Spettacolari cambi-gioco e lanci. Offre a Callejon la palla del raddoppio azzurro.

GABBIADINI 6 – Entra per Milik al 66’. Si muove, ha voglia. Piomba in area su un allungo dalle retrovie e piazza il tiro a botta sicura, ma è bravo Posavec a sventare di piede la conclusione di Manolo. Meritava il gol. Svaria sul fronte offensivo. Ha capito che deve giocare con più animo e grinta.

MERTENS 6 – In campo dal 69’ per Callejon. Gioca a sinistra con Insigne a destra. Si elettrizza subito con passettini, piroette, dribbling. La difesa palermitana lo bracca raddoppiando la marcatura sul belga. Un gran tiro murato. Cerca lo scambio con Gabbiadini. Vuole il gol, ma non lo trova.

 

Foto Italo Cuomo (SSCN)

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