Calcio in Pillole: rubrica di U. Garofalo – Dallo scudetto alla Champions, Torino crocevia della stagione

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Minuto 88: la sfida tra Juventus e Napoli sembra inesorabilmente inchiodata sullo 0-0. Impostata più su nervi e tattica che su qualità tecniche, la gara non ha regalato picchi emozionali, giocate d’alta scuola. Maledetto minuto 88: Mertens perde palla, Zaza non viene tallonato da Koulibaly e lascia partire un sinistro destinato ad incrociare le manone di Pepe Reina. Il tocco di Albiol, fortuito, mette fuori causa l’estremo difensore azzurro e concede, per la prima volta in stagione, la vetta del campionato ai bianconeri. Riacciuffare la Vecchia Signora, capace di perdere soltanto due punti nei restanti match, è una mission impossible. Dopo aver abbandonato il primo posto allo Juventus Stadium, la band di Sarri torna a Torino nella partita più importante dell’anno: in palio, la possibilità di blindare la qualificazione diretta alla prossima Champions League. Con la Roma a due sole lunghezze, proprio come la Juventus in quell’amara notte di Febbraio, il Napoli non può permettersi alcun passo falso. Il capoluogo piemontese, così, ritorna ad essere crocevia della stagione partenopea. Quali sono gli errori da non ripetere con i granata? La domanda, che attanaglia il coach toscano, non può che avere una risposta: vadano in soffitta tocchi di fino e giocate magistrali; all’Olimpico, a contare è solo il risultato. La formazione azzurra, ovviamente, ha delle caratteristiche che non possono essere snaturate: dopotutto, non la vedremo mai ripiegare dietro la linea della palla come fatto dall’Atletico Madrid contro Barcellona e Bayern Monaco. Ciononostante, la mancanza di concretezza messa in luce contro l’Atalanta (63% di possesso palla, 15 tiri, 10 in porta e 2 goal versus 3 tiri, 1 in porta ed 1 goal degli avversari) potrebbe costare molto cara contro Belotti e compagni. Per curare il mal di trasferta, Sarri dovrà inculcare una parola nei propri ragazzi: cinismo. Un diktat, un ritornello necessario per conquistare l’accesso alla manifestazione più prestigiosa del continente. Da un punto di vista difensivo, a preoccupare sono unicamente i black out degli azzurri: troppo spesso, nel corso di questa Serie A, il Napoli ha subito goal su uno dei pochi tiri (se non l’unico) concessi agli avversari. Anche un pizzico di fortuna, ogni tanto, non guasterebbe: dopo il minuto 88 di Zaza, il minuto 89 di Nainggolan, speriamo che il minuto 90 di Torino possa essere di Higuain!

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Calcio in pillole, rubrica a cura di Umberto Garofalo
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