Maurizio Sarri: “Nella mia squadra gli omosessuali giocherebbero tranquillamente”

Il tecnico partenopeo chiude definitivamente la vicenda

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Non si è ancora spento l’eco della lite tra Sarri e Mancini post Napoli-Inter di Coppa Italia, quando l’allenatore azzurro disse a bordo campo al nerazzurro “gay, finocchio” e scatenò nei giorni a seguire un vespaio di polemiche mediatico. L’allenatore partenopeo poi con il presidente del Positano Alessandro Cecchi Paone avrebbe detto realmente come stanno le cose. “A Mancini gli volevo dire fighetto e non quelle parole lì, non sono omofobo, anzi avevo un amico omosessuale, faceva l’antiquario ma morì troppo presto. Nella mia squadra non avrei problemi ad avere in squadra i gay, anzi vorrei che nel calcio uscissero allo scoperto. Chiedete alla suora nella zona di Valdarno come sono io realmente e vi accorgerete che non sono omofobo”. In passato anche Prandelli chiedeva di fare caming out a chi è omosessuale, però questa situazione scatenò Cassano che non era d’accordo sulla vicenda. In Italia non si è ancora aperti ad una situazione simile.

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La Redazione

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