(Video) Rubrica – Riavvolgiamo il nastro… Sampdoria – Napoli, negli anni ’80 e agli inizi degli anni ’90 due realtà tra le migliori del nostro calcio

In una delle tante sfide tra queste due squadre, Maradona siglò il suo ultimo gol in maglia azzurra

0

Finalmente si ritorna in campo e si ritorna a parlare di calcio, dopo la vicenda di martedì sera al San Paolo che ha coinvolto i due tecnici di Napoli e Inter. Quale occasione migliore per dimostrare a tutti che l’eliminazione dalla Coppa Italia, con tutto quello che si è portata dietro, è ormai alle spalle per gli azzurri?Bisogna ritornare a giocare come solo in Napoli sa fare, visto che la conquistata della vetta della classifica fino a questo punto della stagione è stata ampiamente meritata. I numeri di questa partita però, vedono gli azzurri in netto svantaggio perchè in 62 incontri disputati al Marassi, la Samp ha portato a casa ben 27 vittorie, il Napoli, invece, in questa trasferta difficile, solo 15, mentre 20 sono le sfide terminate in parità. Nell’ occasione che andiamo a ricordare, il Napoli, quindi si trova di fronte, manco a farlo apposta, la Sampdoria di Mancini, che con questa maglia ha scritto la storia di questa società, regalando uno scudetto e una finale di Champions a popolo blu-cerchiato.

Factory della Comunicazione

Marassi Sampdoria

 

 

Il 17 marzo del 1991, proprio a Marassi, nella sfida tra queste due squadre, ci fu l’ultimo gol italiano con la maglia del Napoli del calciatore più rappresentativo e senza ombra di dubbio il più forte di tutti i tempi, ovvero Diego Armando Maradona che, grazie alla trasformazione di un calcio di rigore, vide per l’ultima volta il suo nome nel tabellino dei marcatori del suo Napoli. La Samp di quell’anno poi, si laureò Campione d’Italia, con al comando la famosa coppia di attacco che tanti tifosi blu-cerchiati ha fatto sognare, si intende, ovviamente, quella composta da Vialli e Mancini. Ma l’allenatore che portò quella squadra a vincere il tricolore, fu Vujadin Boskov, che nel 1994, approdò ai piedi del Vesuvio proprio per iniziare la sua gestione tecnica, stavolta però con il Napoli.

Boskov

 

Sampdoria – Napoli, soprattutto negli anni ’80 e agli inizi degli anni ’90, ha rappresentato una sfida tra due realtà che sono riuscite a sconfiggere lo strapotere dei grandi squadroni del Nord, portando nelle proprie bacheche la vittoria dello Scudetto, ma anche a giocare finali di Coppe europee, in cui il Napoli riuscì a vincere la Coppa UEFA, mentre la Samp in finale di Coppa dei Campioni col Barcellona, andò ad un passo dal sogno, a causa della potente punizione di Koeman al 112′ dei tempi supplementari, rimasta nella storia.

Dopo anni di successi e di calcio spettacolo con tanti campioni approdati sia da una parte che dall’altra, purtroppo per entrambe, arrivano gli anni bui, con la retrocessione in Serie B, che al Napoli toccò nella stagione 1997-1998, mentre per i doriani solo un anno dopo, nella stagione 1998-1999.

Ancora l’Europa nel segno di questa sfida, quella della stagione 2009-2010, che però fu tanto discussa a causa delle vicende del “calcioscommesse”, con protagonista, non in campo, ma fuori, l’ex terzo portiere del Napoli, Matteo Gianello. Quella sfida si giocò all’ultima giornata allo stadio Marassi di Genova e Pazzini, grazie ad un suo gol, riportò la Samp di nuovo in Champions League, ma dalla porta secondaria, andando a disputare i preliminari che non risultarono positivi, data l’eliminazione a causa dei tedeschi del Werder Brema.

Grava e Pazzini

Per la squadra di Sarri, non sarà da sottovalutare la rivalità tra le tifoserie, che potrà influire anche sui giocatori in campo, dato che c’è il gemellaggio storico dei napoletani che dura da ormai ben 34 anni con il popolo genoano.

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.