APPROFONDIMENTO – Una banda di cannibali

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Ci eravamo recentemente congedati auspicando una prestazione positiva del Napoli in Europa League, che avrebbe dato seguito al cammino fin qui ottimo della squadra azzurra e messo a tacere i criticoni, risvegliatisi dopo il pareggio di Marassi. Contro i danesi del Midtjylland gli azzurri fanno molto di più, strapazzano gli avversari con una manita, la terza di questa stagione e mettono la parola fine al girone D, chiudendo al primo posto con due giornate di anticipo. Il 5 a 0 rifilato ai danesi del Midtjylland, fa salire a 16 i gol realizzati in coppa dal Napoli, a fronte di uno solo subito, proprio dai danesi all’andata. Una media di 4 gol a partita con ben due manite realizzate: numeri impressionanti, da big d’Europa. Higuain manitaE se il Napoli ne segna 5 pur senza il bomber Higuaìn, c’è davvero più di un motivo per sorridere e pensare in grande! Sarri ha effettuato diversi cambi rispetto alla formazione titolare, lanciando dal primo minuto i vari Strinic, Maggio, Valdifiori, El Kaddouri e Gabbiadini e lasciando, in sostanza, un solo titolare per reparto. Ottima scelta del tecnico ed importanti risposte arrivate dal campo. La prima e più importante è il ritorno al gol di Manolo Gabbiadini che con una doppietta ha archiviato la pratica danese dopo appena mezz’ora. Dopo aver ritrovato i gol, si spera che il buon Manolo ritrovi anche il sorriso perduto e che capisca l’importanza che può avere una riserva di lusso, in una squadra che ambisce a vincere qualcosa. Di opportunità ne ha già avute e ne avrà ancora nel prosieguo di una stagione che comincia ad assumere i contorni dell’esaltazione. Manolo GabbiadiniDeve solo entrare nell’ordine di idee che si può essere decisivi e lasciare il segno, anche subentrando a partita in corso. La doppietta di Gabbiadini si è andata ad aggiungere al gol di El Kaddouri, che ha sbloccato l’incontro dopo una manciata di minuti. L’ottima prestazione del fantasista ex toro, condita dal primo gol in azzurro, sono l’altra lieta notizia del giovedì europeo. Ottima la prova del fantasista egiziano, che si è trovato alla perfezione con Insigne e Gabbiadini, appunto. Tra le notizie più belle, spicca senza dubbio il ritorno al gol di Maggio, che ritorna titolare dopo quasi due mesi e che, insieme a Strinic, quest’ultimo al debutto assoluto in stagione, ha disputato una partita di gran livello. E di gran livello è stata anche la partita di Valdifiori, che sembra aver superato lo stato di frastuono dovuto al debutto in una grande piazza. Una miriade i palloni giocati dal regista ex Empoli e sempre con la giusta idea, la geometria ideale e lo spunto degno di un leader. difesaDulcis in fundo la difesa, che anche in coppa non ha subito reti e nemmeno ha corso grossi pericoli. Si pensi che la prima e unica parata di Reina si è avuta solo nella ripresa! E proprio Reina, spettatore non pagante, per non annoiarsi si è divertito a dispensare consigli ai raccattapalle. La squadra di Sarri è inarrestabile, sembra una banda di cannibali pronta a fiondarsi sull’avversario e vincerlo a suon di gol. Se in vantaggio di ben 5 reti si va ancora a fare pressing a tutto campo e a cercare la via del gol, significa che si ha fame di successi e che si vince divertendo e divertendoti. Chissà cosa penseranno tutti coloro che non più di cinque mesi fa vedevano in Sarri una pericolosa incognita anche per la sua inesperienza a livello internazionale e chissà quanti di loro, oggi, sono saliti sul suo carro senza lesinare lodi ed elogi. La grande forza di Sarri è la sua umiltà e la sua serietà che, uniti al grandissimo lavoro svolto sul campo, lo stanno portando alla ribalta del calcio internazionale. Il tecnico di Figline Valdarno, a fine partita, negli spogliatoi ha detto una sola parola: Udinese! Ed ha perfettamente ragione, poiché la sbornia europea va rapidamente archiviata, concentrando tutta l’attenzione al prossimo avversario di campionato. I friulani, negli ultimi anni, sono una delle squadre che ha dato non pochi dispiaceri ai partenopei e, nonostante la classifica poco felice, rappresenta una squadra difficile da affrontare. Non a caso, all’esordio in campionato, i bianconeri del Friuli sono andati a vincere a Torino, in casa dei bianconeri più blasonati. Torneranno i titolari, con pochi dubbi di formazione per Sarri e chi partirà titolare tra Insigne e Mertens lo sapremo solo domenica sera. Anche se a Genova gli azzurri hanno dominato, pur facendo i conti con la porta stregata del grifone, bisognerà tornare al successo anche in campionato sia per rimanere ben saldi al gruppone di testa, sia per sfruttare al meglio il turno non proprio semplice per le altre formazioni di vertice.

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni

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