Mertens, Chiesa e lo stadio, De Laurentiis esprime il suo pensiero

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L’altro sorriso è quello che incrocia la storia di Dries Mertens, tra i candidati al Pallone d’Oro. «Ci ho messo un anno per trovare l’intesa per il prolungamento di contratto, adesso è giusto che lui si goda il momento meritato». Manda messaggi anche a Ventura, il ct che lui ha avuto come primo allenatore proprio al Napoli: «Per quel poco che capisco di calcio gli dico che deve lasciare da parte il 4-2-4 che non porta da nessuna parte». Quanto al mercato, la conferma dell’ingaggio di Inglese è sempre più evidente: «E’ un venticinquenne maturo che può fare bene in Nazionale. Con Campedelli ci eravamo messi d’accordo che in caso di necessità, a gennaio, avrei bussato alla sua porta. E così farò».

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IL PUPILLO NEGATO. E Federico Chiesa? Piace eccome al presidente del Napoli, eppure è di quelli per cui «i Della Valle non hanno mai fatto un prezzo. E se anche ci fosse sarà di sicuro molto caro». De Laurentiis lo racconta quasi divertito: «Chiesa? L’ho chiesto varie volte, anche venti giorni fa, ma i fratelli Della Valle da quell’orecchio devono essere duri. Ho domandato a Corvino che mi ha detto un secco no e pure agli altri dirigenti. E’ stato per questo che io ho detto loro: se doveste venderlo, avvisatemi. Conoscendoli, però, dico che se anche questo prezzo dovesse spuntare, sarà molto caro». Quanto allo stadio il suo sogno è scritto: «Voglio costruire uno stadio da 25 mila persone, poi se ci sarà ancora il San Paolo giocheremo lì quelle 3/4 partite da 50 mila spettatori».

Fonte: CdS

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