Legittima, ma tardiva. Così Antonio Corbo giudica la “reazione” di ieri in conferenza di Antonio Conte in merito alla cessione di Kvara. Il giornalista definisce, in sintesi, le parole del tecnico non un addio, ma una sorta di preavviso, ma aggiunge anche: “Criticare De Laurentiis è facile come pregare. Fischi, insulti, striscioni se li cerca con una avidità da autolesionista. È pur sempre il presidente dai bilanci senza debiti né americani al 12 per 100, dal libro paga che soddisfa uno degli allenatori più cari d’Europa ed uno staff che può riempire un vagone del Frecciarossa.”
Si legge ancora: “A fine stagione con Aurelio De Laurentiis ci sarà un confronto franco, non una resa dei conti. Le dure parole di ieri non rappresentano infatti l’annuncio anticipato di un addio da parte dell’allenatore leccese, che è sotto contratto fino al 2027 e chiederà garanzie al suo presidente per proseguire. Prima però c’è l’obiettivo scudetto, da inseguire con tutte le forze disponibili”.