A strapiombo sulla città di Napoli, che la guarda maestoso dall’alto, il Convento di San Martino rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura barocca della città. E’ uno dei castelli più famosi del capoluogo campano e sorge in un luogo chiamato anticamente Paturcium. Qui, nel X secolo, esisteva una chiesa dedicata a Sant’Erasmo di Formia, da cui la denominazione Eramo, Ermo, Elmo. La fortezza è in parte ricavata dal tufo giallo napoletano della roccia . E’ l’unico castello al mondo ad essere stato costruito su una pianta a sei punte e, questo, secondo gli esperti per poter consentire alle guardie di sparare da tutte le direzioni e difendere la collina. Si tratta di uno dei posti più belli e panoramici di Napoli, da dove è possibile ammirare tutto il Golfo e la città. Questo luogo, come tanti altri posti di Partenope, è avvolto da un alone di mistero. Infatti, ci sono delle leggende che raccontano di fantasmi che la notte popolano le stanze ed i sotterranei della Certosa di San Martino e di Castel Sant’Elmo. Una di queste narra di un fantasma burlone, “vagante” per le stanze di Castel Sant’Elmo e che da lì ami spaventare i passanti, mentre un’altra racconta di nemici che avevano tentato, nel tempo, di assalire il complesso di San Martino. Uccisi dalla guardie venivano gettati nei sotterranei, in modo da essere divorati dai topi senza ricevere una degna sepoltura. Beh, pare che ancor’oggi, dopo il tramonto, si sentano rumori e urla strazianti delle anime dannate dei soldati uccisi. Secondo gli studiosi questi suoni sono attribuibili al fischio del vento nelle grotte sottostanti. Attualmente, la splendida terrazza, ubicata sul davanti del castello, la sera, è meta molto ambita da ragazzi e ragazze che spesso la scelgono per festeggiare in compagnia il proprio compleanno. Spegnere le candeline ed effettuare un brindisi con gli amici con l’ imponente castello alle spalle e la splendida vista mozzafiato sul golfo di Partenope è un’ esperienza unica e consigliata. Per cui, chiunque avesse deciso di trascorrer e e festeggiare il proprio compleanno nella città partenopea, già sa cosa deve fare.
Ludovica Raja