Ci sono titolari e panchinari, poi ci sono titolarissimi di Antonio Conte

Il tecnico leccese usa uomini che possano garantirgli prestazioni e impegno

Il Napoli ha concluso il mercato di gennaio cercando di rinforzare la rosa e sostituire i giocatori partiti, ma con Antonio Conte sono tornati i cosiddetti titolarissimi, che raramente vengono lasciati in panchina e ancor più di rado sostituiti: sono ben 10 i giocatori che hanno superato i 1300 minuti in stagione, tra cui Rrahmani e Di Lorenzo che non hanno saltato nemmeno un minuto, recuperi inclusi. Qualche volto nuovo dal primo a volte si è visto: Gilmour, con l’infortunio di Lobotka, ha giocato cinque volte da titolare, ma il ritorno dello slovacco l’ha portato di nuovo in panchina con appena 14 minuti titolari nelle successive 11 gare dall’ultima contro l’Inter. Che dire di Spinazzola e Juan Jesus: se i titolari nel ruolo non si fossero infortunati, difficilmente i due avrebbero trovato spazio nell’undici titolare. Poi c’è Raspadori, in teoria un vice McTominay e titolare fino all’arrivo dello scozzese e di Lukaku: 291 minuti totali e il gol decisivo contro il Venezia. Mazzocchi è forse un’eccezione: Conte lo mette sempre in campo o quasi quando è a disposizione, così come Simeone, consapevole di essere panchinaro, ma che si batte fino alla fine per la squadra.

Fonte: Il Mattino

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