Con l’ormai imminente giro di boa del girone d’andata, il bilancio del primo Napoli targato Antonio Conte è indubbiamente positivo, soprattutto se paragonato alla nefasta scorsa stagione. Tuttavia, un confronto con il primo Napoli di Luciano Spalletti offre spunti interessanti e rivela due approcci molto diversi.
Nella stagione 2021/22, dopo 18 giornate, il Napoli di Spalletti aveva accumulato 39 punti, con un bottino di 35 gol fatti e 13 subiti. Quest’anno, invece, il Napoli di Conte, nello stesso arco di partite, ha totalizzato 41 punti, segnando 27 reti e subendone 12. Numeri che tracciano il profilo di una squadra che sta cercando di ritrovare una propria identità, mostrando due facce distinte.
Numeri e contesti: ciò che cambia
Il Napoli di Spalletti arrivava da un’estate di conferme, con l’obiettivo dichiarato di tornare protagonista. Alla 18ª giornata, i suoi 35 gol fatti certificavano un gioco brillante e offensivo, basato su fluidità e una marcata vocazione all’attacco. Tuttavia, i 13 gol subiti evidenziavano alcune fragilità difensive, emerse soprattutto nelle ultime giornate del girone d’andata. A complicare le cose, c’erano gli impegni in Europa League, che inevitabilmente pesavano sulla freschezza atletica e mentale della squadra.
Di contro, il Napoli di Conte si presenta in un contesto completamente diverso. Dopo una stagione disastrosa, l’arrivo del tecnico leccese ha portato una nuova disciplina e una chiara priorità: il campionato. Libero dagli impegni europei e fuori prematuramente dalla Coppa Italia, Conte ha potuto concentrare tutto il lavoro sulla squadra, con un’attenzione particolare alla solidità difensiva, come dimostrano i soli 12 gol incassati. Tuttavia, i 27 gol segnati raccontano di un approccio più prudente, meno spettacolare rispetto alla brillantezza offensiva del Napoli di Spalletti.
Pragmatismo contro spettacolo
Se il Napoli di Spalletti si distingueva per la qualità del gioco, quello di Conte si fa notare per pragmatismo e solidità. Non sappiamo ancora come si concluderà questa prima annata con Conte alla guida, ma è evidente che la squadra ha ritrovato una base difensiva solida e la capacità di competere nuovamente per lo scudetto.
Fonte: TuttoMercatoWeb